Il Comitato Provinciale Unitario della Resistenza della Spezia plaude al grande successo che ha caratterizzato ed accompagnato in ogni suo momento la manifestazione "Insieme per la Costituzione. Ora e sempre Resistenza!”, svoltasi sabato 17 Maggio 2025. Aver portato in strada migliaia e migliaia di persone, che con la loro presenza hanno voluto dire no ad ogni tentativo strumentale di revisione della storia della Repubblica Italiana, significa aver ribadito prima di tutto che la nostra è e resterà una Comunità antifascista. E tutto ciò nella più completa continuità con le generazioni che ci hanno preceduto e che tanto hanno dato alla Resistenza del nostro Paese, affinché una nuova Italia potesse risorgere dalle rovine morali e materiali a cui la dittatura fascista l’aveva ridotta.
Per trovare un termine di paragone ad una partecipazione così ampia ed articolata, occorre risalire fino allo scorso millennio, forse agli anni ’70 più ancora che agli anni 80 o 90, e siamo convinti che ove mai dovesse risultare necessario tornare in piazza per far risentire la nostra forza, L’ adesione sarebbe ancora più massiccia, perché tanti cittadini, nell’esprimere la loro soddisfazione per aver assistito al passaggio di un corteo così imponente, colorato, pacifico e festoso, di cui non si riusciva a scorgere la coda mentre si snodava per le vie della Città, ci hanno già parlato del loro rimpianto per non avevi potuto prendervi parte.
Questo magnifico risultato, che inorgoglisce tutti noi, costituisce perciò la migliore risposta, perentoria quanto incontrovertibile, data a quelle esigue quanto marginali minoranze che in futuro intenderanno anche solo provare a mettere in discussione il significato del 25 Aprile nella storia del nostro Paese.
Senza la Lotta di Liberazione dal nazifascismo – lo vogliamo ricordare a quanti se ne fossero dimenticati – non ci sarebbero state infatti né la Repubblica Italiana, né la Carta Costituzionale che, traendo ispirazione dagli immortali Principi Fondamentali che la presiedono e che sono da considerarsi il lascito più grande che i veri Patrioti ci hanno dato, illumina ed indirizza, in termini di civiltà umana e di progresso civile, il cammino democratico del nostro Paese.
Risulta perciò francamente inaccettabile il tentativo, fatto da alcuni, di porre sullo stesso piano la nostra manifestazione con un‘altra avvenuta in contemporanea lo stesso giorno, così come è del tutto errato definire “contromanifestazione” la nostra discesa in campo. La nostra identità culturale propende infatti a definirci come persone “per” piuttosto che “contro“. Noi, a differenza di altri, abbiamo infatti inteso semplicemente ribadire la nostra più completa e piena adesione agli Ideali eterni racchiusi nella nostra Costituzione, che rappresenta, per ricordare le meravigliose parole del Presidente Ciampi, la Bibbia civile di ogni cittadino democratico che si riconosce nei suoi valori, ben consapevoli che al di là della Legge non esiste che il caos, in cui a farla da padrone è la violenza e le libertà dei singoli cessano di esistere, sostituendo i cittadini con degli degli schiavi obbedienti. Ogni sconfinamento dalla Costituzione è perciò da rigettare con forza e con la massima determinazione e a questo compito di vigilanza sono chiamati indistintamente tutte le Istituzioni e tutti i Cittadini della Repubblica. Ecco perché scendere in piazza, quando le condizioni lo richiedono, non è solo una scelta opinabile, come sostengono pervicacemente alcuni, che evidentemente difettano in termini di Educazione Civica, bensì piuttosto un dovere a cui non ci si può sottrarre. I doveri sono il rovescio inscindibile dei diritti e questi ultimi cesserebbero di essere senza i primi. Su questo punto non possono sussistere ambiguità, né zone d’ombra in cui rifugiarsi per trovare alibi alla propria ignavia.
Nel ringraziare uno per uno tutti coloro che sono scesi in piazza al nostro fianco, estendiamo il nostro plauso alle tantissime e variegate Associazioni che hanno voluto essere attivamente presenti, senza dimenticare le Istituzioni, a cominciare da tutti i Sindaci della nostra gloriosa Provincia –insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare per lo straordinario apporto fornito dalla sua Gente nella Guerra di Liberazione (1943-45) – che, al di là di ogni appartenenza politica, hanno compreso il senso unitario della nostra iniziativa che, come abbiamo spiegato più volte, doveva e deve essere intesa collocandola oltre ogni sterile forma di particolarismo.
In questo contesto desideriamo esprimere vivo apprezzamento alla scelta compiuta dal Sindaco della Spezia e Presidente della Provincia Pierluigi Peracchini, membro del nostro Comitato. Con il suo gesto, il Sindaco ha dimostrato di saper guardare oltre l’orizzonte della sua parte politica e dunque della maggioranza che lo sostiene, compiendo un passo significativo in direzione dell’unità delle forze costituzionali, nel pieno rispetto della Storia della nostra Comunità.
In democrazia, lo ribadiamo, il pluralismo è un tratto ineludibile e assolutamente necessario affinché si possa configurare il confronto dialettico attorno ai vari argomenti che vengono dibattuti. Ma sulle grandi questioni – e la fedeltà alla Costituzione rappresenta la prima nonché la più importante di esse, essendo quella su cui tutte le altre si reggono – l'unità di tutti, sostanziale prima ancora che formale, è assolutamente indispensabile. Solo quando tutti lo avranno finalmente compreso, potremo veramente affermare di essere divenuti persone migliori e di aver reso la nostra Comunità unità e coesa e dunque più forte ed avanzata.
Un ‘ultima considerazione. Come molti sanno, nel nostro Comitato è doverosamente rappresentato anche il mondo del lavoro, in ricordo di quello che hanno significato e tuttora significano le lotte contadine ed operaie per il progresso civile e sociale del nostro Paese. Al di là delle adesioni ideali, però solo la CGIL è stata coerentemente al nostro fianco, fornendo un’assistenza assidua quanto preziosa, senza la quale, assai probabilmente, la manifestazione non avrebbe potuto avere una così grande e felice riuscita. Le pur legittime preoccupazioni in merito all’ordine pubblico e alla sicurezza dei partecipanti, che alcuni hanno esternato per giustificare in qualche modo le loro assenze, si sono dissolte a fronte di un comportamento esemplare dei manifestanti, che hanno dato prova di possedere quel senso di responsabilità e di misura che del resto ha sempre contraddistinto la nostra Gente. Auspichiamo perciò che in futuro questi dubbi possano risultare superati in virtù proprio del positivo svolgimento della nostra bellissima manifestazione e che l’unità sindacale, anche in occasioni di questo genere, possa essere riproposta e praticata convintamente a beneficio di tutti.
I Copresidenti
Paolo Galantini - Egidio Banti - Giorgio Pagano