In riferimento alle parole del Circolo PD sulla mia assenza alla manifestazione in difesa della Costituzione, mi vedo costretta a intervenire – non tanto per l'importanza dell'accaduto, quanto per l'inconsistenza delle critiche mosse, che arrivano da una parte politica la cui rilevanza nel nostro Comune è oggi estremamente marginale.
Parliamo del Partito Democratico di Follo: un anno fa, nel 2024, si è presentato alle elezioni comunali con il candidato sindaco Bertoni e ha ottenuto 733 voti, classificandosi terzo su tre, nonostante la presenza di due liste civiche concorrenti nell'area di centrodestra. Un risultato politicamente disastroso, che ha evidenziato un distacco profondo tra quel progetto politico e la volontà della maggioranza dei cittadini. Oggi, chi non è riuscito a conquistare consenso con il confronto democratico, tenta goffamente di ottenere visibilità attaccando l'istituzione comunale e chi la rappresenta con responsabilità. Ma chi non riesce a emergere con le idee, prova a farlo con la polemica sterile. Se il mio nome non fosse stato strumentalmente inserito nell'articolo, probabilmente questo ennesimo tentativo del PD locale di "apparire" sarebbe passato del tutto inosservato. Detto questo, passo al merito.
Rivendico con convinzione il mio ruolo istituzionale, che richiede equilibrio, rispetto e responsabilità verso tutti i cittadini, indipendentemente dalle appartenenze politiche. La mia assenza da qualunque manifestazione non è una presa di posizione politica, ma un atto di coerenza con la mia idea di democrazia: la libertà di non schierarsi quando si ritiene che l'istituzione debba restare super partes. L'articolo 21 della Costituzione garantisce la libertà di pensiero e di espressione per tutti, mentre l'articolo 17 tutela il diritto di riunione pacifica. Sono diritti fondamentali che vanno sempre difesi, ma nessuno di essi impone l'obbligo di aderire pubblicamente a una manifestazione per dimostrare il proprio senso civico o democratico. Essere sindaco significa ascoltare tutti, rappresentare tutti, anche chi non partecipa o non si riconosce in manifestazioni di piazza.
L'equilibrio istituzionale che ho scelto di mantenere non equivale a indifferenza o disimpegno, ma è la mia personale e profonda forma di rispetto verso la Costituzione, la cittadinanza e la pluralità delle idee. Rifiuto con decisione qualsiasi etichettatura politica che derivi da un'assenza e non da fatti o dichiarazioni concrete. La democrazia si nutre anche del silenzio consapevole, della riflessione e della scelta di non strumentalizzare eventi pubblici. Con rispetto verso tutti e con la piena consapevolezza del mio ruolo.
Rita Mazzi
Sindaco del Comune di Follo