All'indomani della seduta del Consiglio Comunale della Spezia del 28 aprile, che ha visto la minoranza abbandonare l'aula ed il Consigliere di maggioranza Oscar Teja denunciare di essere stato aggredito, noncala la tensione e continuano ad arrivare commenti e prese di posizione su quanto accaduto.
Il Gruppo consiliare di Fratelli d'Italia scrive: Quanto accaduto questa sera in Consiglio Comunale è inaccettabile ed estremamente grave.UN ATTACCO FASCISTA DALLA MINORANZA Di SINISTRA mai avvenuto in questa sede Istituzionale. Dopo la finta aggressione denunciata dal sindacalista CGIL a Genova, dobbiamo purtroppo denunciare un'aggressione reale e non solo verbale, ad opera di alcuni Consiglieri di opposizione e loro supporters".
Prosegue la nota: "Urla, minacce, bestemmie ed epiteti di ogni tipo rivolti a quanti esprimano un pensiero diverso nell'ambito di una assemblea democratica sono la conferma che i veri fascisti nel 2025 siano solo rossi.
Chiediamo al Presidente del Consiglio Comunale di prendere provvedimenti esemplari contro quanti questa sera abbiamo attentato alla sicurezza dell'assemblea cittadina. Chiediamo le dimissioni di quei consiglieri di minoranza coinvolti nell'accaduto, in quanto il loro comportamento è gravemente increscioso e inadatto a questa sede istituzionale".
La condanna di quanto accaduto arriva anche dagli Assessori della Lega del Comune della Spezia e dal Gruppo Consiliare Lega nel Consiglio comunale della Spezia: "Durante la seduta, il Consigliere Teja è stato vittima di una vile aggressione. Un gesto gravissimo che, pur rivolto a un singolo rappresentante, mirava chiaramente a colpire l'intera maggioranza e il Sindaco, colpevoli di aver espresso liberamente il proprio voto contrario all'urgenza della mozione presentata dai consiglieri di minoranza. La mozione, che riguardava la manifestazione di CasaPound, era stata ritenuta non urgente dalla maggioranza, poiché l'Amministrazione Comunale e il Sindaco avevano già fornito tutte le opportune spiegazioni, informando tempestivamente le autorità competenti – Questura e Prefettura – e garantendo la piena gestione della situazione. La presentazione della mozione si è pertanto dimostrata pretestuosa e strumentale. L'aggressione che ne è seguita rappresenta un gravissimo attacco ai principi democratici e al libero esercizio delle funzioni istituzionali.
La Lega esprime piena solidarietà al Consigliere Teja e al Sindaco e ribadisce il proprio impegno nella difesa della democrazia, del rispetto delle istituzioni e della libertà di espressione all'interno del Consiglio Comunale".
La Senatrice e Segretaria della Lega per la provincia spezzina Stefania Pucciarelli aggiunge:“Quanto avvenuto durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale alla Spezia è un episodio di estrema gravità. Il confronto politico, anche acceso, è parte della democrazia, ma non può mai degenerare in insulti, né tantomeno in aggressioni verbali o fisiche. Il consigliere comunale Oscar Teja è stato vittima di un’aggressione: a lui va la mia piena solidarietà e vicinanza. Questo non è fare politica. Dispiace constatare come, da parte di chi contesta una manifestazione, la cui autorizzazione spetta alla Questura, definendola ‘fascista’, non vi sia stata la stessa fermezza nel condannare quanto accaduto in aula.”
"Sincera solidarietà e vicinanza al Consigliere comunale della Spezia, Oscar Teja, per la grave aggressione verbale e fisica subita durante la seduta della civica assise. È inaccettabile che, all'interno di un'istituzione democratica, si verifichino episodi di violenza che minano il rispetto e il confronto civile tra gli eletti dal popolo. Tali comportamenti non solo offendono la persona coinvolta ma ledono l'intera comunità che quelle istituzioni rappresentano. Auspico che le autorità competenti facciano piena luce sull'accaduto e che siano adottate tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza e l'incolumità di chi svolge con dedizione il proprio mandato istituzionale" - dichiara il deputato Pino Bicchielli, responsabile nazionale Enti Locali di Noi Moderati - "Nel ribadire il mio sostegno al consigliere Teja, condanno con fermezza ogni forma di violenza, auspicando un immediato ritorno a un clima di rispetto e collaborazione all'interno del Consiglio comunale".
Sul fronte delle opposizioni, questa la posizione del Partito Democratico: "Il consiglio comunale della Spezia non si è potuto pronunciare sulla manifestazione nazionale del movimento neo-fascista di Casapound, annunciata per il 17 maggio, perché la mozione urgente presentata ieri sera da tutti i gruppi di opposizione per dire no a questa iniziativa, semplicemente non è stata ritenuta urgente dalla maggioranza. E questo nonostante il fatto che la prossima assemblea sia prevista per il 13 maggio, quando non ci saranno più i tempi tecnici per prendere posizione in merito. Si conclude così, in una manciata di minuti e con un mero voto di procedura, la discussione su un tema politico tanto importante per la nostra città. E quando l'opposizione annuncia di abbandonare i lavori di un consiglio comunale svuotato delle sue più autentiche prerogative di luogo di rappresentanza e di dibattito, i consiglieri si trovano anche esposti al dileggio provocatorio da parte di alcuni esponenti della maggioranza che, da buoni interpreti di una gestione dei lavori sciatta, approssimativa e reticente, li accusano di scappare dall'aula. Una provocazione aperta e derisoria di una condotta che, nella prassi e nella sostanza, costituisce da sempre il gesto estremo di protesta contro la perdita di valore democratico delle istituzioni.
Forse ad alcuni consiglieri di maggioranza sono saltati i nervi a essere lasciati soli di fronte alla propria ignavia e alla propria irrilevanza come rappresentanti dei cittadini, mentre il sindaco Peracchini prendeva il microfono per annunciare, in modo un po' surreale, "leggerete sui giornali di domani la posizione del sindaco". Forse a loro non rimaneva altro che mascherare dietro a un atteggiamento strafottente e offensivo una tale imbarazzante posizione. Fatto sta, che i momenti di tensione che sono seguiti, certamente da evitare sempre, non possono essere ora strumentalizzati per coprire la responsabilità di chi abdica, o è costretto ad abdicare, al proprio ruolo politico e amministrativo.
La scelta di non esprimersi e magari consegnare senza un fiato la nostra città, medaglia d'oro al valore civile per la Resistenza, a un gruppuscolo, che mescola insieme a slogan xenofobi e razzisti anche la richiesta di abolire la festa del 25 aprile dal calendario, è sicuramente una decisione grave. Oltre a tutto, in aperta contraddizione con le stesse parole pronunciate dalle autorità cittadine nelle celebrazioni ufficiali dell'80° anniversario della Liberazione di appena qualche giorno fa.
Qual è il vero volto di questa amministrazione? Quello che depone corone ai monumenti dei caduti per la lotta al nazifascismo, mettendone in risalto il sacrificio per i valori democratici? O quello che impedisce al consiglio comunale di prendere una posizione chiara circa la ferita profonda che si recherebbe a tutta la comunità, dando spazio a contenuti tanto sconclusionati quanto antistorici?
La Spezia è una città che nelle radici culturali e politiche rinnova ogni giorno il suo spirito costituzionale, antifascista, di accoglienza e di solidarietà. Il fanatismo di chi vuole escludere, deportare, cancellare la memoria e negare la nostra storia qui non può avere cittadinanza.
Dispiace davvero a tutti i sinceri democratici che il consiglio comunale, di fronte a questioni tanto decisive, ieri sera sia stato ridotto a simulacro di sé stesso.
Per celebrare di nuovo insieme i valori fondanti della nostra città e della nostra costituzione antifascista e opporci a ogni tentativo di falsificazione della storia e a ogni rigurgito nostalgico e neofascista, l'appuntamento è per giovedì 1° maggio, alle 9.30 in Piazza Brin".
Azione La Spezia esprime "massima solidarietà al consigliere Oscar Teja per quanto è successo ieri sera in consiglio comunale. Eravamo presenti, lo spettacolo a cui abbiamo dovuto assistere è stato spiacevole ed inspiegabile, proprio nel luogo deputato al dialogo ed al confronto verbale. Non scendiamo nel merito della discussione di ieri sera ma con fermezza condanniamo ogni tipo di violenza verbale o anche fisica. Auspichiamo che arrivino delle scuse per gli atteggiamenti poco gradevoli di alcune persone".