Domenica scorsa la strada dell’Aurelia prima di Borghetto Vara è stata chiusa al traffico, causa un'intensa erosione provocata dal fiume Vara. Nel corso del tempo si è infatti creata nell’alveo del fiume un’ampia ansa, che ha deviato il percorso dell’acqua, erodendo la strada.
Ora l’assessore regionale alla protezione civile, Giampedrone, si fa i complimenti da solo dichiarando che la strada è stata riaperta a senso unico alternato in sole 36 ore, cementando la cunetta lato monte per allargare la carreggiata.
Intanto l’Aurelia rimane chiusa al traffico per i mezzi che superano le 3,5 tonnellate e in caso di allerta arancione o rossa verrà quasi sicuramente chiusa. Inoltre ci terremo probabilmente il senso unico alternato per i sei mesi, che sono previsti per eliminare l’ansa nel letto del Vara e per costruire la nuova scogliera che andrà a proteggere la strada.
La verità è che sono passati quasi undici mesi, ossia da gennaio di quest’anno, da che in quel tratto di strada è presente il senso unico alternato, a riprova che sia l’Anas che la Regione Liguria erano ben consapevoli che il fiume stava continuamente scavando sotto l’arteria e non era difficile prevedere che si sarebbe arrivati alla chiusura.
Il semplice buonsenso avrebbe voluto che i lavori fossero svolti in estate, con il fiume al minimo della portata d’acqua e con tempi di lavoro ridotti, grazie alle belle e lunghe giornate estive, ma evidentemente il buonsenso non alberga in chi avrebbe dovuto decidere, tendendo conto dell’orografia del nostro territorio e limitando al minimo i disagi causati alla viabilità per chi vive e lavora in tutta la Val di Vara ed è costretto a spostarsi per studio o per lavoro verso la città della Spezia oppure verso la Val di Magra.
In conclusione speriamo per tutti i cittadini, che vivono nella Val di Vara, che i lavori procedano senza intoppi, anche se stiamo andando verso l’inverno, e soprattutto speriamo in futuro di essere amministrati da persone che non vendano come successi riaperture di strade, poche ore dopo la chiusura, laddove si sarebbe potuto tranquillamente intervenire addirittura molti mesi prima.
Giorgio Casabianca
Responsabile Infrastrutture P.D. La Spezia