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Medico per senza fissa dimora, Lista Sansa: "Nostra battaglia diventata oggi legge regionale" In evidenza

"La proposta di legge, nata da un'intuizione dell'avvocato Emilio Robotti, è stata approvata all'unanimità durante il consiglio regionale di oggi".

"Ce l'abbiamo fatta; da oggi anche i senza fissa dimora in Liguria avranno diritto all'assistenza sanitaria, potranno scegliere un medico di base e avere accesso alle prestazioni garantite dai LEA, i livelli essenziali di assistenza". Questo il primo commento dei consiglieri regionali della Lista Sansa, Ferruccio Sansa, Selena Candia e Roberto Centi dopo che il Consiglio regionale di oggi ha approvato all'unanimità la legge proposta dalla Lista e nel frattempo condivisa da tutte le altre forze politiche. Dopo il voto di oggi spetterà alla Giunta regionale determinare entro tre mesi le modalità per l'iscrizione nelle liste degli assistiti delle Asl per la scelta del medico di base.

"Quello di oggi è un passo avanti di civiltà e rispetto per donne e uomini che vivono in condizioni di estremo disagio e solitudine – commenta il capogruppo Ferruccio Sansa -. Spesso quando parliamo di 'clochard' o 'senza fissa dimora' ci dimentichiamo che in realtà stiamo parlando di persone, che hanno un nome e una storia come tutti noi. E che quindi meritano di avere gli stessi diritti che spettano ai cittadini liguri con una residenza". "Per questa battaglia di civiltà vinta vorrei ringraziare innanzitutto l'avvocato Emilio Robotti, che è stato il primo a dare impulso a questa proposta grazie alla sua esperienza di coordinatore genovese dell'associazione Avvocato di strada – aggiunge Sansa -. Ma vorrei ringraziare anche Sant'Egidio, la Comunità di San Benedetto di don Gallo e San Marcellino che oltre a curare già da tempo i senza fissa dimora e chi non ha diritti, ci hanno dato spunti essenziali per la stesura della nostra proposta di legge. E poi un ringraziamento va anche ai colleghi di opposizione di Linea Condivisa, Pd e Movimento 5 Stelle e le forze di maggioranza che hanno condiviso la nostra battaglia e hanno reso possibile oggi il raggiungimento dell'unanimità nella votazione in aula".

La legge approvata oggi prevede uno stanziamento di 40 mila euro per la sperimentazione che varrà per tutto il 2023 in modo da poter valutare l'efficacia e l'impatto delle disposizioni in attesa di una normativa organica nazionale alla quale la Regione dovrà, eventualmente, conformarsi. A beneficiare della nuova legge regionale si stima che saranno circa mille cittadini, che oggi risultano di fatto esclusi dall'assistenza sanitaria e costretti a recarsi in Pronto soccorso per qualunque patologia.

"Avere un medico di medicina generale sembra un diritto scontato ma in questo momento non è così per molti cittadini – sottolinea Selena Candia -. Con la nuova legge la Liguria farà un passo avanti nell'assicurare a tutte e a tutti la sanità pubblica, sul modello di quanto già fatto ad esempio dalla Regione Emilia-Romagna". "Il fatto che in Liguria fino ad oggi chi si trovasse senza una residenza non avesse diritto ad accedere ai servizi della Asl era una stortura priva di senso logico – aggiunge Candia -. Riconoscere anche ai senza fissa dimora il loro pieno diritto alla salute è previsto dalla Costituzione e permette alla collettività di risparmiare perché contestualmente i pronto soccorso non saranno più sovraccaricati da queste persone che fino ad oggi potevano rivolgersi solo agli ospedali per ottenere assistenza medica".

"Abbiamo lavorato molto a questa proposta di legge che reputo essere una conquista di civiltà che pone la nostra Regione al pari delle più virtuose nell'emanare leggi in tale ambito – rimarca Roberto Centi –. Vorrei ringraziare in particolare coloro che quotidianamente nelle nostre città, grazie al volontariato, hanno sopperito fino ad oggi ad un'esigenza di cura e di rispetto che tutti hanno, anche quelle persone che spesso non vediamo o non vogliamo vedere".

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