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Guccinelli: "Insieme siamo più forti. L'isolamento ci rende deboli"   In evidenza

 Ultimo appuntamento del ciclo di incontri "Sarzana, Insieme", organizzato dal candidato sindaco del centrosinistra.

Si è concluso ieri sera, venerdì 10 marzo, con l'ultimo tavolo programmatico sul tema "Oltre i confini: infrastrutture, finanziamenti europei e Distretto turistico della Val di Magra", il ciclo di incontri di "Sarzana, Insieme" organizzato dal candidato sindaco di Sarzana Renzo Guccinelli.

"Ho un proposito sopra ogni altro – ha esordito Guccinelli – che Sarzana torni la naturale capofila della Val di Magra e riprenda un rapporto paritario e collaborativo con gli altri Comuni, e che torni ad essere la città forte e aperta che era in passato. Occorrono politiche sovracomunali, condivise e unitarie".

La critica mossa da Guccinelli all'amministrazione attuale è che Sarzana in questi cinque anni abbia invece rinunciato a svolgere questo ruolo, chiudendosi in se stessa e preferendo svolgere un ruolo di secondo piano se non di ostacolo, e di sudditanza nei confronti di Regione Liguria. "Sarzana una volta svolgeva un ruolo chiave nella vallata del Magra, grazie alla sua posizione centrale e al numero dei suoi abitanti. In questa campagna insisterò molto su questo punto: ogni Comune della Val di Magra da solo è più debole nell'affrontare le sfide territoriale che ha di fronte. L'isolamento ci rende deboli, insieme siamo più forti".

A sostegno della propria tesi basata su apertura e collaborazione tra Comuni, Guccinelli fa appello alla nuova programmazione urbanistica che imporrà al Comune di Sarzana di realizzare non più un PUC (Piano Urbanistico Comunale) ma di adottare due strumenti: il PSI (Piano Servizi Infrastrutture) e il PUL (Piano Urbanistico Locale). "Dovremmo lavorare sempre più a livello sovracomunale, confrontarci e dialogare tra amministrazioni vicine, indipendentemente dalla volontà del singolo – continua Guccinelli – Di fronte a un quadro normativo che cambia e che richiederà sempre più processi partecipati, questa amministrazione si è dimostrata non solo incapace di fare squadra, ma anche allergica a ogni forma di programmazione: non ha fatto il nuovo piano urbanistico, né il piano della mobilità, né delle antenne né tanto meno del commercio. A proposito di commercio, essendo stato accusato di dare numeri errati, faccio presente che la mia fonte è la Camera di Commercio, ma basta girare per Sarzana per rendersi conto della crisi dei negozianti e degli innumerevoli fondi sfitti". 

Affrontando il tema della programmazione territoriale, nel corso della serata Guccinelli si è soffermato su infrastrutture e viabilità: "Penso che siamo arrivati oltre la soglia di sopportabilità. I collegamenti della Val di Magra con Spezia e Carrara sono ormai al collasso, sia su strade che su ferrovia. È sempre più difficile spostare merci e persone, il traffico pesante tra due porti in crescita preclude le potenzialità turistiche del nostro territorio. E io mi chiedo come un luogo possa crescere se non ha infrastrutture all'altezza. E mi chiedo anche, per l'ennesima volta, che fine abbiano fatto le risorse stanziate da Salt al Comune di Sarzana per il raddoppio della Variante. Gradirei una riposta, tutti la gradiremmo!".

Tra le proposte avanzate da Guccinelli, il raddoppio della Variante Aurelia e un diverso utilizzo della ferrovia così da garantire collegamenti con Genova e la Toscana ma anche con le vicine Cinque Terre, così che i flussi turistici di questi luoghi presi d'assalto da visitatori di tutto il mondo, abbiano ricadute anche su Sarzana.

Le politiche sovracomunali, secondo Guccinelli, appaiono necessarie anche per affrontare le condizioni socio-sanitarie della Val di Magra e per ottenere finanziamenti europei e del PNRR. "La salvaguardia della sanità pubblica richiede lo sforzo di tutti. A difesa del presidio ospedaliero di Sarzana anni fa, era l'ottobre del 2021, ricordo che c'erano tutti i sindaci della vallata, mancava solo Ponzanelli. In ultimo occorre dire che per portare a case delle risorse europee l'unica possibilità che abbiamo è quella di unirci a livello sovracomunale. Quella del PNRR è un'occasione unica che stiamo sprecando".

 

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