Genova – Con la sua spettacolare apertura alare che sfiora i tre metri, il grifone è tornato a veleggiare sulle Alpi Liguri, regalando immagini di grande suggestione. Vederlo volteggiare sopra le cime del Ponente ligure non è solo un’emozione per chi percorre i sentieri del Parco delle Alpi Liguri, ma anche un segnale tangibile di come la natura possa tornare a prosperare laddove trova spazi idonei e ben tutelati.
“Un risultato concreto nella difesa della biodiversità” – ha dichiarato Alessandro Piana, vicepresidente della Regione Liguria con delega ai Parchi e alla Biodiversità. Il ritorno del grifone (Gyps fulvus), un tempo scomparso da queste aree, è frutto di un processo naturale di ricolonizzazione e di progetti di reintroduzione avviati nei Paesi confinanti.
Un ruolo ecologico insostituibile
A differenza di aquile e falchi, il grifone si nutre esclusivamente di carcasse animali. Questo comportamento contribuisce a mantenere gli ecosistemi in equilibrio, prevenendo la diffusione di malattie e svolgendo una funzione ecologica fondamentale.
Un successo per il Parco delle Alpi Liguri
“L’immagine del grifone che domina i cieli liguri – conclude Piana – testimonia che gli investimenti e l’impegno messi in campo per i parchi e la biodiversità stanno dando frutti tangibili. Il Parco delle Alpi Liguri si conferma un laboratorio di biodiversità, capace di offrire esperienze uniche a cittadini ed escursionisti e di restituire alle comunità locali un valore aggiunto in termini ambientali, culturali ed economici.”







