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UIL FPL Liguria: "Sanità ligure in crisi, cresce il debito e nessuna risposta concreta" In evidenza

Oltre 200 infermieri persi nel 2024, serve un piano straordinario di assunzioni.

La UIL FPL Liguria denuncia con forza una realtà ben diversa da quella raccontata da bilanci e conferenze stampa. La sanità pubblica ligure è in affanno profondo, e a sostenerla sono ogni giorno le lavoratrici e i lavoratori del comparto, stremati da carichi di lavoro insostenibili, organici ridotti all’osso e una crescente disillusione.

La relazione della Corte dei Conti è inequivocabile: nel solo 2024, la Liguria ha perso oltre 200 infermieri. Ma questo dato è solo la punta dell’iceberg di una situazione molto più estesa che coinvolge tutto il personale sanitario e sociosanitario pubblico – infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici sanitari, amministrativi – che ogni giorno mantiene attivi reparti ospedalieri, pronto soccorso e servizi territoriali, nonostante condizioni sempre più difficili.

Questi numeri non sono neutri: dietro ci sono turni scoperti, ferie saltate, straordinari non pagati e colleghi allo stremo. Mentre si parla di bilanci in ordine, la realtà è che il personale viene spremuto e i cittadini rinunciano a curarsi nella propria regione.

E infatti, i conti non tornano davvero: il disavanzo della sanità ligure ha toccato i 112,4 milioni di euro, con un aumento del 14,2% dei costi in un solo anno. La mobilità passiva – ossia i liguri che si curano fuori regione – è salita del 7% solo nel 2024 e rappresenta una spesa di oltre 74 milioni di euro. Questo significa che la sanità regionale non è più in grado di garantire i livelli essenziali di assistenza.

Si parla tanto di riforma territoriale e di nuove strutture grazie al PNRRCase della Comunità, Ospedali di Comunità, Centrali Operative Territoriali – ma il personale che dovrebbe farle funzionare non c’è. Senza infermieri, OSS, tecnici, amministrativi e personale di supporto, queste strutture restano scatole vuote. Non si può pensare di rilanciare la sanità territoriale senza valorizzare concretamente chi ogni giorno, con competenza e sacrificio, garantisce assistenza domiciliare, cure intermedie, continuità assistenziale, supporto amministrativo e gestione organizzativa.

Serve chiarezza: la medicina territoriale non è un’operazione edilizia; è un progetto che vive solo se c’è chi lavora dentro, chi visita, cura, accoglie, gestisce, organizza. Senza il contributo di migliaia di lavoratrici e lavoratori pubblici, ogni progetto rischia di diventare un fallimento annunciato.

La UIL FPL Liguria lancia un appello urgente: servono assunzioni vere e stabili in tutti i contesti del servizio sanitario pubblico. Non interventi spot, non palliativi: serve un piano straordinario di rafforzamento del personale, insieme a investimenti nella valorizzazione economica e professionale delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici.

La sanità ligure si sta avvicinando a un punto di non ritorno; se non si interviene subito, il combinato di debito in crescita, carenza di personale e prestazioni negate metterà in ginocchio tutto il sistema. E a pagarne il prezzo saranno i lavoratori e i cittadini. Basta retorica: è tempo di scelte coraggiose e concrete.



Milena Speranza
Segretaria UIL FPL Liguria

 

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