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Lo Spezia riparte da Melissano: “Su D'Angelo mai avuti dubbi. Zero richieste per Elia ed Esposito” In evidenza

di Luca Vaccaro - Le parole del DS Stefano Melissano nella conferenza stampa dopo il rinnovo di contratto

"Ci rivediamo dopo 20 giorni. Mi riallaccio all'ultima partita fatta, ma soprattutto alla stagione. Grazie a tutti: giocatori, mister, tifosi, perché abbiamo vissuto un anno stupendo, iniziato con le difficoltà della passata stagione. Ora comincia un nuovo anno, da zero, con nuovi propositi e obiettivi. La delusione c’è stata per tutti: mister, dirigenza, città. Poi ci si ferma, si guarda da dove si è partiti, e ci si rende conto che il positivo supera il negativo del momento. Per qualche giorno siamo stati frastornati, però poi ci siamo ricompattati e siamo pronti per ripartire".

Esordisce così il Direttore Sportivo dello Spezia Calcio, Stefano Melissano, nella conferenza post rinnovo di contratto che lo legherà al club di via Melara fino al 2027. In seguito a un breve discorso introduttivo, il DS del club di via Melara si è sottoposto alle domande dei giornalisti presenti in sala. Dalla fiducia della nuova proprietà, passando per il mercato, fino ad arrivare agli obiettivi da perseguire nella prossima stagione.

Una nuova proprietà alle spalle, i soliti obiettivi. "Ringrazio la proprietà per la fiducia riposta in me. Gli obiettivi in Serie B vanno affrontati step by step: il primo è fare 45 punti, poi parleremo del successivo. La Serie B è un campionato strano, non si può dare nulla per scontato. Ieri sera abbiamo visto due squadre in campo nei play-out partite per vincere. Noi dobbiamo mantenere compatto l’ambiente, giocare partita per partita e guardare, passo dopo passo, a ricostruire un palazzo."

Pochi cambiamenti anche per quanto riguarda la struttura gerarchica dei rapporti interni. "L'unica differenza è che ora abbiamo un riferimento interno, ma tra noi non è cambiato nulla. La strategia, condivisa con il mister, è quella di far quadrare tutto. La proprietà ci ha dato delle linee guida, ma questo non significa sperperare o fare follie che non ci appartengono. L’ultimo anno è stato pesante, e la priorità ora è creare solidità e competitività all’interno del club. Poi ci giocheremo le nostre carte."

Il riscatto di Aurelio, primo segnale importante. "Ad oggi l’unica ufficialità è l’investimento di Aurelio, che ha dato un segnale importante di presenza da parte della nuova proprietà. Il mercato è fermo: solo il Napoli ha comprato De Bruyne a parametro zero. In questa fase ci sono riscatti, controriscatti e bisogna far quadrare i bilanci. Tutto procede lentamente. Noi, in condivisione, abbiamo idee chiare: con tempi e modi faremo le cose ottimali per rendere la squadra competitiva. Degli Innocenti? Ad oggi non verrà riscattato. Vedremo cosa accadrà, ma non è nostra priorità in questo momento."

Situazione portieri. "L’anno scorso siamo stati sfortunati con i portieri, oggi ne abbiamo quattro sotto contratto, ossia Mascardi, Crespi, Sarr e Chichizola. Non so se rimarranno tutti, le scelte tecniche non competono a me ma al mister. Ad oggi nulla di concreto su altre situazioni: poi valuteremo insieme a mister e calciatori il da farsi. Se qualcuno vorrà andare, noi valuteremo".

Riflettori puntati su Esposito e Wisniewski, pezzi pregiati del club dopo la grande stagione fatta. "Salvatore e Wis, facendo un campionato di quel livello, avranno attirato degli interessi. Ma ad oggi non è arrivato nulla che faccia pensare a una cessione. Fanno parte della rosa, poi se arriveranno offerte, le valuteremo. Al momento abbiamo una base solida, già strutturata, e non dovremo fare grossi interventi, se non i sostituti di Nicolò (Bertola, ndr) e Pio, con la rosa attuale".

Fondamentale cogliere le giuste opportunità. "Ci sono delle uscite, è vero, ma abbiamo anche degli esuberi in rosa. Avevamo cinque attaccanti, e questo poteva creare anche dei problemi gestionali. È andato via Reca, ma con l'immediato riscatto di Aurelio abbiamo tempo per creare un’opportunità alternativa. Bertola è andato via, e stiamo lavorando per trovare una soluzione ottimale per sostituirlo. Ad oggi, abbiamo gli stessi centrocampisti dell’anno scorso. Faremo valutazioni su chi può essere utile alla causa e su chi potrà andare via. Il campionato è lungo e inizia tardi: facendo le giuste valutazioni potranno emergere opportunità che ora non ci sono. La realtà di oggi è che tra qualche giorno potranno esserci delle occasioni. Siamo vigili, ma non abbiamo ansia: chi verrà dovrà essere mentalmente adatto a entrare nel nostro gruppo di lavoro."

Missione non semplice, sostituire Pio Esposito. "Pio ce lo siamo goduti per due anni. Ogni tanto nasce un giocatore così: abbiamo avuto la fortuna di crescerlo e dargli un’opportunità che lui ha ripagato. Sostituirlo non è facile, ma la squadra non è solo Pio. Ci sono giocatori che hanno lavorato e lo hanno aiutato in questo percorso. In questa settimana avremo contatti con i quattro attaccanti che abbiamo in rosa per capire le esigenze di ognuno."

La situazione legata a Elia e Salvatore Esposito. "I calciatori si sono presi del tempo per smaltire la delusione. A Spezia deve rimanere chi vuole rimanere. Due anni fa abbiamo rischiato di farci male, e i giocatori devono restare se sono convinti. Chi non vuole, dovrà accontentare la società. Su Elia, come su Salvatore, nessuno si è fatto vivo. Abbiamo fatto una politica per staccare i ragazzi, volevamo lasciarli liberi e poi fare il punto."

Tanti rientri dai vari prestiti. "Su alcuni giocatori abbiamo già dato la linea l’anno scorso. Non penso cambino le idee di costruzione dello Spezia. Loro non smaniano dalla voglia di tornare, quindi è una cosa reciproca. Vedremo come sta Zurkowski, per gli altri continueremo con quanto fatto nella scorsa stagione."

Questione rinnovi di contratto. "Abbiamo fatto un piano basato sulle scadenze. C'è stato un primo incontro interlocutorio con Vignali e non abbiamo dubbi sulla sua voglia di continuare. Altri calciatori hanno scadenze più lunghe, mentre quelle del 2026 si decideranno più avanti."

Avanti con mister Luca D'Angelo. "Col mister non ci sono mai stati grossi dubbi. Dopo una sconfitta del genere uno ha bisogno di un’autodiagnosi. Parlo di carica, ma non di motivazione: quella non gli mancherà mai. Ci siamo presi del tempo per stare staccati e smaltire. Nel momento in cui abbiamo parlato, abbiamo fatto discorsi chiari e limpidi. Condividiamo giornate, idee. Inoltre, ci sentiamo più volte al giorno: ripartiamo come fatto negli ultimi mesi."

La possibilità di un ritorno a casa di Mulattieri e Maggiore. "Hai nominato giocatori importanti, con situazioni particolari. Avere gente di Spezia è importante per trasmettere identità, come Cassata e Vignali. Però devono incrociarsi tante cose, e non è facile. Le società di appartenenza hanno fatto investimenti su di loro, ci sono tanti fattori da incastrare."

Il mancato rinnovo di Bertola. "Abbiamo ereditato una situazione particolare. Nicolò in campo è sempre stato eccezionale. Poi ci sono altre dinamiche, in cui entrano procuratori e società. La delusione c’è, ma dobbiamo anche capire un ragazzo che magari vive per la prima volta una situazione del genere e si trova confuso nelle scelte."

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