Presso la Sezione Velica MM La Spezia, in occasione del Trofeo Enoshima della classe 5.5 S.I., anche un allestimento per celebrare i 90 anni di Marivela, l'Ufficio Vela dello Stato Maggiore della Marina Militare.
Novant’anni fa nasceva infatti nella Regia Marina un’entità destinata a plasmare generazioni di marinai attraverso la vela: la Direzione dello Sport Velico, istituita con ordine ministeriale il 9 febbraio 1935 a firma dell’Ammiraglio Domenico Cavagnari. Oggi quell'eredità vive nell’Ufficio Vela dello Stato Maggiore della Marina Militare, fulcro dell’attività velica formativa, addestrativa e agonistica della Forza Armata.
Con 223 imbarcazioni a vela tra navi maggiori, minori, storiche e derive, la Marina Militare custodisce un vero tesoro navigante. Un patrimonio di valore inestimabile, non solo per la sua bellezza e storia, ma soprattutto per il suo ruolo formativo. In un’epoca in cui la Forza Armata mostra la propria efficienza con le “navi grigie”, Marivela rappresenta l'anima più silenziosa e appassionata del mare: una flotta “inoffensiva” ma fondamentale, palestra di vita e strumento per forgiare lo spirito dei marinai del domani.
Le attività sono distribuite sul territorio grazie a 13 Sezioni Veliche (Genova, La Spezia, Anzio, Napoli, Messina, Augusta, Cagliari, Taranto, Brindisi, Ancona, Livorno, La Maddalena, Venezia) e al Centro Vela d’Altura di Napoli, che coordinano corsi, allenamenti, partecipazioni a regate e la manutenzione dei mezzi.
Molte delle imbarcazioni della Marina Militare sono veri e propri gioielli del mare. Dai grandi velieri come Vespucci, Palinuro, e lo storico Colombo (oggi perduto come preda bellica), alle derive più moderne, passando per le gloriose Star del leggendario Ammiraglio Straulino. Non mancano i “nobili” delle regate delle vele d’epoca: Corsaro II, Capricia, Caroly, Orsa Maggiore, Stella Polare, fino a perle rare come Artica II, Sagittario, Calypso, Chaplin, Viri, Penelope e Tarantella.
Da dicembre 2024, al timone di Marivela è tornato il Contrammiraglio Roberto Bottazzi Schenone, che aveva già ricoperto questo incarico dal 2013 al 2016. Genovese, classe 1964, cresciuto tra le brezze su un Optimist, ha poi navigato su alcuni dei più iconici scafi della Marina Militare, come Corsaro II, Stella Polare e Capricia, dopo aver salito gli alberi del Vespucci, nave-simbolo della formazione marinara italiana.
Foto di copertina: Maccione