Questa mattina, 14 aprile, presso il Museo Tecnico Navale la cerimonia di donazione della collana dedicata alla storia della famiglia Galeazzi, una realtà d'eccellenza spezzina del settore delle attrezzature per la subacquea. La firma dell'accordo di donazione tra il Direttore del Museo Tecnico Navale Contrammiraglio Leonardo Merlini e l'autore del volume Giancarlo Bartoli, genero di Roberto Galeazzi Junior.
L’azienda Galeazzi nacque ufficialmente il primo maggio del 1936 con sede in Via Oldoini 19 – 27 alla Spezia; in realtà Galeazzi lavorava già da diversi anni (almeno dal 1930) in una sua officina in Via XX Settembre, sempre alla Spezia. Nel 1931 venne costruita una torretta butoscopica. Il successo iniziò con il brevetto nel 1926, di una rivoluzionaria “struttura sferica”, altamente resistente alle pressioni e studiata per essere applicata sui nuovi sommergibili. Questa idea venne in seguito applicata con successo alle torrette butoscopiche ed agli scafandri rigidi articolati che portarono tanta fama all’azienda. Successivamente vennero prodotti nuovi modelli sia di elmi sia delle necessarie pompe da palombaro. tra i primi va ricordato l’elmo Galeazzi PBG (dalle iniziali dei nomi di tre grandi delle tecnologie subacquee Pirelli Belloni Galeazzi). I tre collaborarono anche allo studio di miscele respiratorie a base di elio. La muta ed il casco del palombaro erano pressurizzati con aria compressa, per risparmiare sulla costosa miscela.
"Il Museo Tecnico Navale intende ringraziare il Dott. Bartoli per l'importante donazione, - ha sottolineato il Direttore del MTN Contrammiraglio Leonardo Merlini - perché il volume è un testo molto importante e prezioso, che è frutto di una ricerca e messa in ordine delle carte ritrovate presso la famiglia Galeazzi che è durata cinque anni. Un volume molto importante perché racconta non solo la storia della ditta, ma anche della subacquea italiana e soprattutto la storia locale della Spezia, che unisce Galeazzi e la Marina Militare. Il libro andrà a far parte della cospicua collezione della nostra biblioteca, aperti a tutti coloro che vogliono accedere".
I volumi dedicati alla famiglia Galeazzi donati al Museo Navale
La donazione comprende due volumi, un primo di circa 1000 pagine e 1000 immagini, dedicato alla storia della famiglia. Un secondo volume, di 300 pagine, raccoglie tutti i depliants prodotti dall'azienda per pubblicizzare i propri prodotti.
i due volumi oggetto della donazione, sono stati scritti dagli autori Giancarlo Bartoli e Fabio Vitale, Ed. La Mandragora, Imola. L'opera nasce dal ritrovamento fortuito negli scantinati di Villa Mina in via Oldoini 75 alla Spezia, residenza ufficiale del dottor Roberto Galeazzi Jr., di numerosi bauli contenenti le copie di tutte le pratiche tecniche amministrative e commerciali inerenti l'attività e la storia della ditta Galeazzi. In essi preziose fotografie tecniche di famiglia. Da questa enorme e sensazionale mole di documenti, progetti e immagini, nasce il libro delle tecniche di intere generazioni di professionisti del lavoro sotto il mare.
L'autore Giancarlo Bartoli racconta che fortunatamente a partire dalla fine degli anni '30, nell'azienda vigeva l'abitudine di fare la copia di tutta la documentazione prodotta, dai progetti, ai disegni, alla corrispondenza, che veniva poi archiviata in casse negli scantinati di Villa Mina. Questa pratica ha permesso di salvare la memoria storica della famiglia Galeazzi.
Quando l'azienda venne venduta alla Drass di Bergamo nel 1982, una società attiva nell'off-shore per la ricerca petrolifera ed economicamente molto forte, la volontà dell'acquirente fu quella di cancellare il nome della Galeazzi, considerata una vera spina nel fianco per il successo conseguito nel settore della subacquea. Per questo motivo vennero dati alle fiamme tutti gli archivi cartacei, compresi i progetti e i disegni. Il fortunato ritrovamento delle casse a Villa Mina, ha permesso, quindi, non solo di salvaguardare la storia della famiglia, ma anche la scrittura dei due volumi donati questa mattina al Museo Tecnico Navale.
La biblioteca del Museo Tecnico Navale
Il responsabile Dott. Pini, spiega che la Biblioteca del Museo Tecnico Navale contiene oltre 18.000 volumi, su tematiche navali marittime e storiche. Interessante la collezione completa della rivista marittima italiana, edita dal 1868 dall'ufficio storico della Marina che si occupa di marittimità, storia navale, tecnologia, strategia navale. Presente anche tutta la produzione storica della Marina Militare, testi tecnici, manuali sui siluri e gli armamenti navali, monografie su apparecchiature imbarcate su unità navali, dei veri pezzi unici. Nella Biblioteca anche la “rivista sorella” francese “La Revue Maritime” o i “Proceedings”, rivista americana.
La Biblioteca, che si trova vicino al Circolo Ufficiali, è accessibile su appuntamento contattando il Museo Tecnico Navale. Per chi è appassionato di storia legata alla marittimità, è sicuramente un punto di riferimento.