"Perché voler perdere di nuovo le elezioni a Genova? Già, perché? - si domanda lo spezzino Guido Melley. - Forse perché in molti, troppi si sono abituati a perdere, si sono assuefatti alla sconfitta: una sconfitta che in Liguria dura da 10 anni.
Già, da quel maledetto 2015 in cui il centrosinistra è arrivato spaccato, lacerato alle elezioni regionali per poi far vincere Toti. E poi ancora nel 2017 stessa storia. Un centrosinistra incapace di superare le storiche rendite di posizione, il correntismo e le faide interne al Pd, la logica dei veti e dei controveti verso i candidati non fedeli ai capibastone. Tutto questo per boicottare alla radice scelte non di apparato con il “bel risultato” di portare a Genova al primo successo di Bucci sindaco e alla prima vittoria di Peracchini a Spezia. E di nuovo alle regionali del 2020 stessa solfa, meline su meline, contrasti e botte da orbi tra tutti i partiti del campo progressista per poi far vincere la destra. Così come nel 2022 sempre a Genova e Spezia, ancora il gioco tipico del Pd (ma non solo) dei veti e controveti, per arrivare poi a presentare all’ultimo momento candidati a sindaco poco conosciuti e sfiancati dai mille rinvii.
Ed ora? Nonostante la sconfitta per pochi voti alle regionali del 2024, il risultato del centrosinistra a Genova città è stato superiore a quello del centrodestra, trainato in particolare dalla candidatura di Orlando e da un exploit del Pd - aggiunge Melley. - Sulla base di questo dato e con una coalizione potenzialmente unita come quella della foto, in molti speravano di poter riconquistare almeno Genova per le elezioni anticipate per il Sindaco che saranno tra pochissimi mesi.
Già, pochissimi mesi. E invece? Invece ancora infinite trattative, specie sempre all’interno del Pd (ma non solo) per individuare una candidatura credibile e conosciuta dai genovesi: candidatura che non c’è ancora con tutto quello che ne consegue.
Mentre la destra è già ai nastri di partenza con il proprio candidato Piciocchi, con la sua coalizione compatta ed unita e con Bucci governatore regionale pronto a muovere qualunque pedina pur di non perdere Genova, nel campo progressista probabilmente molti, troppi si sono abituati a perdere ed oramai gli va bene così.
A me la cosa non va giù, invece, e da 10 anni a questa parte!".