Alta tensione, questa mattina, 10 gennaio, nella Casa circondariale della Spezia.
Vincenzo Tristaino, segretario per la Liguria del SAPPE, dà infatti notizia che "un detenuto straniero, infastidito dalla presenza degli Agenti che dovevano perquisire la cella in cui era ristretto con altre persone, cercava di rallentare le operazioni non alzandosi dal letto – quasi fosse in un albergo! - e sbraitando contro i poliziotti, minacciandoli. Una volta alzatosi, è stato scoperto essere in possesso di una rudimentale lama, che tentava di nascondere, e, non contento, ha spinto dalle scale un collega, che è caduto rovinosamente di faccia, con prognosi di dieci giorni. Una violenza ed una strafottenza inaccettabili!".
Il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece stigmatizza il grave episodio avvenuto nel carcere della Spezia ed esprime solidarietà al poliziotto coinvolto: "Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza a tutti i colleghi della Casa circondariale della Spezia. Ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri regionali, siamo in balia di questi facinorosi, convinti di essere in un albergo dove possono fare quel che non vogliono e non in un carcere! Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali: in carcere non ci sono solo detenuti, ma ci operano umili servitori dello Stato che attualmente si sentono abbandonati dalle Istituzioni". Per questo, il leader nazionale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria "auspica un celere intervento di questo Governo sulle continue aggressioni al personale oramai all'ordine del giorno".
Il SAPPE ricorda, infine, che "nel solo mese di dicembre 2024, nel Distretto ligure-piemontese, ci sono state 20 aggressioni a poliziotti penitenziari, 8 interventi di supporto psicologico emergenziale, 8 trasferimenti di detenuti per ordine e sicurezza".