Nella mattinata di oggi, 10 gennaio, presso il CAMeC, si è tenuta la presentazione di quella che promette d’esser una della mostre sull’arte contemporanea più importanti dell’anno. Dal 12 aprile al 15 settembre, il Museo ospiterà circa una cinquantina di prestigiose opere realizzate da Giorgio Morandi e Lucio Fontana.
“Questo è un evento dalla grande portata sia per la città che per la provincia. Direi evidentemente di carattere internazionale. In questa maniera diamo il via al nuovo CAMeC. Una località come la nostra deve essere in grado di esportare e importare cultura, proprio in virtù del carattere internazionale che La Spezia in questi anni ha saputo acquisire”, ha affermato il Sindaco Pierluigi Peracchini presente alla conferenza.
Andrea Corradino, Presidente di Fondazione Carispezia, ha specificato la portata dell’evento futuro: “I curatori, Maria Cristina Bandera e Sergio Risaliti, sono tra i massimi esperti mondiali dell’arte novecentesca. Una mostra simile, rende La Spezia capitale della cultura artistica contemporanea. Ci tengo a ringraziare gli sforzi di coloro che lavorano al CAMeC e per il CAMeC, per rendere possibile questo primo grande appuntamento in grado di portare avanti l’ambizione artistico/culturale della città”.
Sergio Risaliti ha posto l’accento sul compito primordiale a cui ogni museo dovrebbe protendere: “Il primo obiettivo di strutture simili è quello della sensibilizzazione e della cura dello spirito critico verso tutti quegli elementi a cui la contemporaneità ci chiede di prestare attenzione, chi, allora, meglio di Morandi e Fontana? Questa è la base che mi ha portato a ideare questa mostra” – ha proseguito – “Il primo, da una parte, è il cantore dell’invisibile nel quotidiano; il secondo, dall’altra, è il contemplatore dell’infinito oltre la tela”. Entrambi gli artisti, con le proprie peculiarità, hanno saputo plasmare il modo di guardare al mondo e all’arte, rendendosi punti saldi nel panorama socio-culturale del Novecento.
“Morandi sembra attirato dall'atmosfera di meditazione e di silenziosa contamplazione. Il rigore formale che guida la sua produzione artistica infonde, anche agli oggetti più semplici e banali, una solennità pacata e austera.”
- FOCUS, “Arte Giorgio Morandi, un pittore fuori dagli schemi”, 20 luglio 2015
“L’artista italo-argentino (Fontana teneva molto a sottolineare le sue origini, tanto che in diverse interviste si dichiara “argentino”) è stato uno dei grandi protagonisti del Novecento, è riconosciuto come il padre dello spazialismo, ed è arrivato piuttosto tardi alle sue opere più note, dato che i suoi celeberrimi Concetti spaziali risalgono alla fine degli anni Quaranta […]”
- Finestre sull’Arte, “Lucio Fontana: la vita, le opere, l'importanza dei tagli”