Si è svolta a Roma l’assemblea nazionale di Cna Nautica, che ha eletto alla presidenza Federica Maggiani. Una nomina che conferma il ruolo strategico del polo produttivo spezzino per la nautica italiana e che porta l’esperienza maturata sul territorio ai tavoli nazionali di settore.
La redazione di Gazzetta della Spezia ha contattato la neoeletta presidente per raccogliere direttamente le sue parole, che evidenziano il percorso e i risultati dell’associazione sul territorio.
“La mia nomina a presidente nazionale di CNA Nautica è un riconoscimento che va al lavoro svolto in questi anni da CNA e CNA Liguria. I risultati che abbiamo ottenuto in termini associativi e sui progetti su cui abbiamo lavorato sono evidenti, un ringraziamento va ai colleghi della struttura il cui apporto è stato, è e sarà fondamentale”.
Nel suo intervento, Maggiani ha richiamato alcuni traguardi recenti che testimoniano l’efficacia dell’azione condotta dall’associazione: “Voglio citare gli ultimi obiettivi raggiunti in ordine di tempo – ha proseguito – ovvero il progetto Casermette e il riconoscimento del ruolo professionale del subacqueo all’interno di un contratto collettivo nazionale di lavoro, quello artigiano della meccanica”.
Uno sguardo particolare è stato rivolto al Golfo della Spezia, che la presidente ha definito un modello di sinergia e collaborazione: “Sono consapevole di essere privilegiata ad operare nel settore della nautica in un luogo come il Golfo della Spezia, dove tutti i segmenti del comparto sono rappresentati, dove le imprese, le istituzioni e le associazioni lavorano in sinergia con uno spirito di comunità che a mio avviso ha prodotto risultati sotto gli occhi di tutti”.
Il futuro del comparto, ha aggiunto Maggiani, dovrà puntare sul rafforzamento della filiera e sulla valorizzazione del saper fare italiano, pur in un contesto complesso: “Tra i compiti di Cna Nautica c’è sicuramente il riconoscimento del valore della filiera, troppo spesso in secondo piano rispetto ad altre realtà. Sul futuro del comparto certamente pesano le incertezze dei tempi che stiamo vivendo, ma sono certa che con la tenacia, la perseveranza e soprattutto la professionalità che ci contraddistinguono non avremo difficoltà a tener alto il valore del nostro saper fare”.
In chiusura, non è mancato un riferimento alle sfide comuni al mondo produttivo, a partire dalla carenza di manodopera: “Ovviamente questo non significa che non ci siano una serie di temi importanti da affrontare, molti dei quali comuni ad altri settori come quello del reperimento di collaboratori”.







