La vendemmia 2025 nella provincia della Spezia si sta dimostrando positiva, in linea con quella dell'annata precedente, sia sul fronte della qualità che della quantità delle uve raccolte.
"Le condizioni climatiche altalenanti degli ultimi mesi – con punte di caldo intenso a giugno e ad agosto, piogge abbondanti dal venti di agosto – hanno inciso sulla maturazione delle uve," dichiarano Marco Lucchi, Presidente Coldiretti La Spezia, e Paolo Campocci, Direttore Coldiretti La Spezia. "Nonostante ciò, i viticoltori della nostra provincia confermano un'annata che potrà restituire soddisfazioni sia in termini produttivi che qualitativi."
Nella provincia della Spezia si coltivano eccellenze riconosciute a livello nazionale e internazionale: dalla Cinque Terre DOC e il prestigioso Sciacchetrà DOC, frutto del lavoro eroico dei viticoltori sulle terrazze a picco sul mare, alla Colli di Luni DOC, con il Vermentino come vitigno simbolo, passando per la Colline di Levanto DOC, fino alla IGT Liguria di Levante che abbraccia l'intero territorio.
"Le nostre vigne raccontano una storia unica" - aggiungono Lucchi e Campocci - "fatta di muretti a secco, pendenze estreme e microclimi differenti nel giro di pochi chilometri. È un mosaico agricolo che restituisce vini identitari e riconoscibili, apprezzati non solo in Liguria ma sempre di più anche a livello nazionale ed estero."
Accanto all'ottimismo per la vendemmia, resta però alta l'attenzione su alcune criticità: dai cambiamenti climatici, che rendono il lavoro in vigna sempre più complesso e imprevedibile, alla fauna selvatica – cinghiali e caprioli in particolare – che continuano a causare danni nei vigneti. Inoltre, sul fronte commerciale, il contesto attuale risente di fattori internazionali e regolatori che, seppur in modo contenuto e temporaneo, stanno incidendo sui flussi di consumo e sulle dinamiche di mercato, complice anche l'impatto dei dazi e delle recenti normative sulla sicurezza stradale, che hanno contribuito a ridurre i consumi di alcol.
"La vendemmia 2025 può rappresentare un segnale positivo per i nostri produttori" - concludono Lucchi e Campocci - "ma serve continuare a lavorare per garantire alle imprese vitivinicole strumenti adeguati di sostegno, valorizzazione e tutela, perché il patrimonio viticolo della provincia di La Spezia non è solo economia, ma anche paesaggio, turismo e identità culturale del nostro territorio."







