La Uilm della Spezia accoglie con favore le parole di insediamento del nuovo direttore dell’Arsenale Militare contrammiraglio Enrico Olivo. L’intenzione di investire sul sito spezzino per riportare il nostro Arsenale verso i fasti di un tempo non può che essere accolta con favore. Le motivazioni strategiche per le quali fu fondato sono logicamente cambiate, ma oggi l’Arsenale della Spezia ha una vocazione naturale come centro di manutenzione e refitting di tutta la flotta italiana, anche grazie alla vicinanza con le aziende produttrici (Fincantieri e Leonardo) che hanno le sedi alla Spezia. Per la città l’Arsenale Militare è sempre stato fonte di prosperità e di crescita del territorio ed è un patrimonio da conservare e da far rinascere.
Come traspare dall’intervista esiste un problema di risorse economiche. Su questo tema come Uilm La Spezia da tempo abbiamo formulato la proposta di una collaborazione sinergica tra il pubblico ed il privato, tra la Marina Militare e l’industria privata. Tutte le aziende che operano all’interno dell’Arsenale Militare avrebbero bisogno di aree o immobili per poter avere una base di appoggio per le proprie attività e per avere una sede interna per il proprio personale. La sinergia con il privato porterebbe investimenti all’interno dell’arsenale, per ristrutturare aree oggi in stato di abbandono e porterebbe risorse economiche alla Marina Militare derivanti dalla locazione. Per le ditte che fanno manutenzioni (motoristi, meccanici, carpentieri, manutentori, ecc.) avere una sede interna permetterebbe di avere attrezzature e magazzini a portata di mano, oltre che fornire al personale uno spogliatoio per le maestranze.
Il rilancio dell’Arsenale può avvenire attraverso gli investimenti pubblici ma anche privati. È necessario cogliere questa opportunità che da troppo tempo non viene sfruttata.
Segreteria Provinciale Uilm La Spezia