Dal 7 giugno al 27 luglio, il suggestivo castello di Lerici si trasforma nel “faro dell’arte contemporanea” con l’evento “LIGHTHOUSE contemporary”, una mostra che promette di sorprendere e coinvolgere tutti gli appassionati di arte e cultura.
Ideata dalla critica d’arte Chiara Guidi, questa esposizione rappresenta un vero e proprio faro nel panorama dell’arte moderna. Ma perché “Lighthouse”?
Perché l’arte contemporanea, come un faro appunto, illumina il mondo odierno, guidandoci attraverso le molteplici individualità che dedicano corpo e anima alla propria luce interiore. È un viaggio di esplorazione personale e collettiva, un modo per raccontare il nostro tempo attraverso opere di diverse forme e tecniche.
Ciò che rende questa mostra ancora più speciale è la scelta di un contesto mozzafiato come il castello San Giorgio di Lerici, un luogo che si presta perfettamente a ospitare questa riflessione artistica. La critica d’arte Chiara Guidi ha deciso di inserire le opere in un ambiente che, con la sua storia e la sua bellezza, amplifica il messaggio di luce, scoperta e innovazione che l’arte contemporanea porta con sé.
"Il titolo della mostra è metafora di approdo e luce. Mi è venuto in mente la prima volta che ho visitato il Castello di Lerici, con la volontà di renderlo faro dell'arte contemporanea", ha spiegato proprio Chiara Guidi, Critica d’arte e ideatrice della mostra.
“Da lì è nata la ricerca di più espressioni artistiche da portare qui, con l'intento di creare un vero e proprio ventaglio caleidoscopico. Ho selezionato 35 artisti nazionali e internazionali. Tutte le opere che sono qui esposte sono, a mio parere, opere in grado di restituirci la visione della contemporaneità, in tutte le sue sfumature”.
Tra gli artisti che hanno prestato i propri lavori a questo meraviglioso spazio c’è anche Erik Saglia, che ci ha spiegato, la natura del suo progetto: "Questo è uno dei miei ultimi dipinti, che deriva da una serie di quadri che ho intitolato Manifesti Satelliti, dove cerco di mappare i satelli del Sistema Solare. Questo in particolare è Epimeteo, uno dei satelliti di Saturno. Creo questi tondi in grado di restituire il movimento ellittico dell'orbita, basandomi sui colori che ci vengono restituiti dalle immagini spaziali".