Tutto nasce dal suono e dal ritmo: onde sonore che, come vene invisibili, si intrecciano per raggiungere il cuore, lasciando una vibrazione profonda nel corpo di chi ascolta. È come un’autostrada sonora che percorre tutto il corpo, fino a giungere alle suole delle scarpe bianche indossate da quattro giovani performer: Sissj Bassani, Martina Piazzi, Camilla Neri e Francesca Pizzagalli. Le ragazze saltano la corda all’unisono, senza bisogno di guardarsi, mantenendo costante il contatto visivo con il pubblico e, soprattutto, con la propria forza interiore.
Hit Out, evoluzione del progetto Hit, è una performance coreografico-sonora nata dalla collaborazione tra Parini Secondo e Bienoise. Il risultato è frutto di oltre un anno di allenamento intenso, che ha trasformato la pratica in una vera e propria forma d’arte.
Ce lo racconta Sissj Bassani, rendendo evidente come il lavoro fisico e sonoro possa diventare linguaggio espressivo, rito e presenza scenica.
Come nasce il vostro gruppo? Qual è l’intento della vostra scuola? Come è nata la vostra passione?
“Ci conosciamo dal 2017, lavoriamo insieme da ormai quasi 10 anni. Questo è il nostro terzo lavoro, versione agile e compatta di Hit, nostro primo lavoro per il teatro. Collaboriamo con Alberto Ricca Bienoise, che cura tutte le nostre musiche. La nostra idea trae spunto principalmente dalla parte sonora, e successivamente allestiamo la componente coreografica. In questa esibizione abbiamo deciso di proporre l’arte del salto della corda per indagare i ritmi che noi avevamo dentro. Si crea così un momento simbiotico che unisce il suono prodotto dai nostri alla base creata da Bienoise, tutto rigorosamente in live”