Si conclude la mostra “En garde! Manifatture artistiche, materiali preziosi e ritualità tradizionali nelle antiche armi del Museo Civico” del Museo Civico Etnografico “Giovanni Podenzana” a cura di Giacomo Paolicchi con quasi 2500 visitatori.
La mostra ha visto una serie di attività collaterali – visite guidate, laboratori per bambini, conversazioni e conferenze a tema – molto partecipate: 7 laboratori dedicati ai bambini, 6 visite guidate anche in lingua inglese, 4 conferenze tematiche e il rilevante convegno “La scherma nella storia”.
Il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini dichiara: “La conclusione della mostra al Museo Etnografico con circa 2.500 visitatori è motivo di grande soddisfazione per la nostra città. Un risultato che conferma quanto sia importante valorizzare il nostro patrimonio culturale, con l’esposizione di materiali preziosi, manifatture artistiche e ritualità, resa possibile grazie alle donazioni di diverse famiglie. Ringrazio ancora la Famiglia Costa-Stellini e tutti coloro che hanno lasciato il loro contributo che ci ha consentito di dare origine a questa esposizione, permettendoci di offrire ai cittadini e ai visitatori un viaggio unico tra Africa, Asia, Oceania e Americhe, attraverso oggetti ricchi di significato e di storia. La cultura, ancora una volta, si dimostra uno straordinario strumento di unione e conoscenza”.
I materiali scientifici prodotti a seguito della mostra unitamente al video che la documenta e alle fotografie scattate da Roberto Vendasi saranno catalogate nell’Archivio Audio-Sonoro e nell’Archivio Fotografico Storico della Mediateca Regionale Ligure “S. Fregoso” e disponibili per la fruizione attraverso il Sistema Bibliotecario e Museale della Città della Spezia https://bibliospezia.erasmo.it .
La mostra ha messo in luce la produzione artistica, l’utilizzo di materiali spesso rari e preziosi, la ritualità e la gestualità legata alle armi bianche e da fuoco che costituiscono un nucleo molto importante e consistente delle civiche collezioni spezzine formatosi grazie ai generosi lasciti di molte famiglie: Capellini, Castrucci, della Torre, Monteverdi, Podenzana, Viale. L’occasione della mostra, infatti, è stata offerta dall’ingresso di un nuovo nucleo di armi e accessori provenienti soprattutto da Africa e Asia, già appartenuto alla famiglia del commendatore Giacomo Lardon e donato da Marisa Costa Stellini, erede dei Lardon.
L’esposizione ha permesso di ammirare una sezione museale – l’etnografia non europea – di cui raramente il pubblico ha fruito e che rappresenta un unicum nel panorama regionale per cui il Museo Etnografico risulta una delle istituzioni più importanti.
In occasione della mostra, sono stati restaurati alcuni manufatti di grande importanza. Sono stati esposti, infatti, simboli di alcune tra le più affascinanti civiltà che si conoscono, come il tomahawk dei nativi americani, il boomerang degli aborigeni australiani, i keris indonesiani: essi sono strumenti usati per la caccia, per la difesa e per riti e cerimonie religiose, permeati di grande spiritualità e fieri portatori dei valori delle comunità che li produssero. I visitatori, per il grande fascino, sono stati particolarmente interessati agli accessori destinati ai membri più valorosi delle tribù o dei clan come le lunghe filze di iridescenti elitre di coleottero degli indios amazzonici o l’amuleto cinese a forma di spada.
La mostra ha riunito i manufatti più significativi delle collezioni storiche per luogo di provenienza e il percorso espositivo, ed era inaugurato da un’uniforme da consigliere comunale di cui si dotò il Comune della Spezia negli anni Trenta dell’Ottocento su concessione di Re Carlo Alberto.
Info Museo Civico Etnografico “Giovanni Podenzana”
La Spezia - via del Prione 156
Tel. 0187 727781
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(Foto di Roberto Vendasi)