Il punto di vista di educatori, esperti, psicologi sembra essere unanime: l'utilizzo eccessivo degli strumenti digitali e dei social network rappresenta una minaccia per l'equilibrio psichico ed emotivo delle nuove generazioni. Ansia, disturbi del sonno, demotivazione sono solo alcune delle conseguenze dirette e indirette. L'abuso di smartphone o altri devices e la permanenza prolungata all'interno della dimensione social favorisce fenomeni di isolamento sociale, indebolendo le capacità e il piacere della relazione tra persone.
Per altri versi, l’immersione nelle vite apparentemente perfette di persone e personaggi spinge a continui paragoni, alimentando il senso di inadeguatezza e addirittura una percezione falsata del proprio corpo.
L'espansione della dipendenza da smartphone tra i giovani a livello globale varia considerevolmente a seconda delle definizioni e degli strumenti di misurazione utilizzati. Studi scientificamente validati riportano percentuali di diffusione di questo fenomeno comprese tra il 10% e il 61%, con differenze marcate tra regioni geografiche e gruppi demografici1. In Italia, attualmente non sono disponibili dati scientifici robusti sulla prevalenza della dipendenza da smartphone; piuttosto restituiscono dati allarmanti sulla diffusione della dipendenza da Social Media tra i giovani2, strettamente correlata all’uso eccessivo dei device.
Dalle ultime ricerche emerge che anche in ambito scolastico quasi il 38% degli studenti italiani ammette di essere distratto dal proprio cellulare durante le lezioni e il 29% si sente disturbato dall'uso che ne fanno i compagni. Percentuali superiori alla media Ocse che si attesta rispettivamente al 30% e al 25%.
L'incontro AL CINEMA IL NUOVO del 16 Gennaio 2025 si propone come un'occasione di ascolto e confronto, con il supporto di dati oggettivi provenienti dalla ricerca e la guida di studiosi dello sviluppo cognitivo-comportamentale in età evolutiva.
Contributi video, sondaggi live istantanei, testimonianze dirette di studentesse e studenti avranno un ruolo centrale per individuare con loro le chiavi di un percorso di regolamentazione e autoregolamentazione che può garantire, insieme alla comprensione degli aspetti visibili e meno visibili del fenomeno, un utilizzo equilibrato della tecnologia.
In Collegamento:
Adele Minutillo psicologa, psicoterapeuta e ricercatrice presso il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell'Istituto Superiore di Sanità, con una specializzazione nel campo delle dipendenze comportamentali. Laureata all'Università di Roma La Sapienza
Estella Guerrera. Psicologa psicoterapeuta, Esperta in Salute Mentale e Supporto Psicosociale. Ufficio Regionale dell’UNICEF per l’Europa e l’Asia Centrale in Italia.
Maddalena Grechi. Esperta di Partecipazione giovanile - team per lo Sviluppo di adolescenti e giovani. Ufficio Regionale dell’UNICEF per l’Europa e l’Asia Centrale in Italia. Oltre 20 anni di esperienze in programmi di comunicazione sociale e partecipazione giovanile in Italia e in diversi paesi emergenti,anche attraverso linguaggi artistici, in particolare teatro e video sociale.
Sofia El Goud e Cristian Fanara (18 anni), studenti e membri dello Youth Advisory Board (YAB), l’organismo di partecipazione delle ragazze e dei ragazzi al programma europeo Garanzia Infanzia, costituito dall’UNICEF in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il supporto dell'Istituto degli Innocenti.
Nogaye Ndiaye è dottoressa magistrale in giurisprudenza, scrittrice e divulgatrice antirazzista. Si impegna a promuovere il dialogo su temi di giustizia sociale e diritti umani attraverso la scrittura e il lavoro di sensibilizzazione online e offline.