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Giornata delle Dimore storiche, nello spezzino appuntamento a Santo Stefano In evidenza

Alla scoperta di Villa Pratola e della famiglia Cattaneo Della Volta.

Sabato 1 ottobre 2022 si svolgerà un importante evento dedicato alle Famiglie Storiche del territorio della Spezia e della Lunigiana, promosso dall’ADSI - Associazione delle Dimore Storiche Italiane Sezione Liguria con la Presidenza del Dott. Alberto Clavarino, che ha l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico alla realtà delle Dimore Storiche ed accrescere la consapevolezza del ruolo fondamentale dei beni culturali di proprietà privata all’interno del patrimonio storico-architettonico italiano.

L’incontro culturale “LA FAMIGLIA CATTANEO DELLA VOLTA TRA LIGURIA E TOSCANA: SIMONETTA VESPUCCI CATTANEO NELLA FIRENZE DI LORENZO DE’ MEDICI” avverrà nella splendida cornice di Villa Pratola, a Santo Stefano di Magra. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Santo Stefano di Magra.

Villa Pratola è una realizzazione del tardo barocco, edificata nel XVIII secolo dai Marchesi Remedi di Sarzana e ancora di proprietà degli eredi. Sviluppata nelle dimensioni dello spazio, con espedienti prospettici tali da suggerire l’immagine di un corpo scenografico che si dilata e raggiunge illusoriamente una misura più grande di quella reale, Villa Pratola aveva alla sua origine - e mantiene tuttora - l’aspetto tipico di un tempio pagano dedicato alle divinità della Natura - Flora e Bacco - le cui effigi, forse, si può immaginare avessero posto nelle due nicchie vuote tuttora visibili sotto le scalinate.

In questo ambiente agreste, i visitatori potranno scoprire un nuovo aspetto della storia locale per opera di relatori che, ognuno con la propria specializzazione e con il coordinamento del Pof. Giuseppe Benelli, ripercorreranno la storia della famiglia Cattaneo Della Volta, una delle protagoniste della realtà storica non solo locale.

La D.ssa Barbara Bernabò (storica e archivista) porrà attenzione alla dote di Simonetta Cattaneo in occasione del suo matrimonio: il documento sicuramente riferibile a Simonetta Cattaneo è l’atto di costituzione della sua dote, consistente in una percentuale dei redditi delle miniere ferrose dell’isola d’Elba, la principale risorsa economica dei signori di Piombino, da sempre gestite da uomini d’affari genovesi.

Lo storico Andrea Lercari racconterà della famiglia Cattaneo Della Volta alla quale appartenne Simonetta, celebre per essere stata ritratta dal Botticelli. Una stirpe viscontile che ebbe un ruolo di primo piano nella nobiltà civica genovese sin dalla fondazione del Comune (1100) e fu tra le famiglie chiamate a comporre il vertice del patriziato genovese che governò la Repubblica aristocratica di Genova dalla costituzione del 1528 sino alla caduta sotto i moti rivoluzionari nel 1797.

Roberto Ghelfi (architetto, studioso di storia del territorio spezzino) ricostruirà l’immagine della Villa Cattaneo di Fezzano che non esiste più, cancellata dalle trasformazioni avvenute nel Golfo della Spezia dalla seconda metà dell’ottocento: ma i cartografi napoleonici - che hanno minuziosamente misurato e riprodotto le forme di questo lembo estremo della Liguria - permettono di ricostruire un’immagine, rivestita delle atmosfere di Fontanesi, della tenuta seicentesca dei nobili Cattaneo Della Volta a Fezzano.


La D.ssa Marzia Ratti, storica dell’arte, presenterà Simonetta Cattaneo Vespucci, con un ruolo storicamente conosciuto attraverso fonti letterarie significative coeve o di poco posteriori. Nella corte di Lorenzo e Giuliano de’ Medici ella divenne un modello di bellezza e la sua morte improvvisa e prematura contribuì a lasciarne vivo il nostalgico ricordo, anche a livello popolare.  Nel corso del tempo, gli studi la collegarono alle più importanti opere di Sandro Botticelli (La nascita di Venere, La Primavera, Pallade che doma il centauro, ed anche Venere e Marte), facendo ascendere la “bella Simonetta” dalla dimensione reale a quella mitica, intrecciando dati reali a ipotesi interpretative.

La D.ssa Pia Spagiari Benifei, storica dell’arte, illustrerà gli stretti legami tra Simonetta Cattaneo Vespucci (nata probabilmente a Fezzano, nei pressi di Portovenere nel 1453) e la famiglia de’ Medici. Sposatasi col fiorentino Marco Vespucci, divenne la donna più ammirata, simbolo della grazia e della bellezza, la dama amata da Giuliano de’ Medici alla quale dedica la vittoria della giostra svoltasi in Santa Croce nel 1475. Secondo il poemetto di Poliziano, Giuliano portò lo stendardo che raffigurava la giovane nei panni allegorici di Venere Minerva con ai piedi Cupido e il motto la “San Par “, scelto per lei da Lorenzo il Magnifico. La sua vita fu breve, mori l’anno successivo a 23 anni.

L’appuntamento è per le ore 17.00 di sabato 1 ottobre. Villa Pratola, Via Cisa Sud, 290 – Santo Stefano Magra.

Per informazioni e prenotazioni,
Tel. 0187 20033– 328 4136100 - 010 2470313
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