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Proseguono le indagini per accertare gli autori dell’altro furto subito nei giorni precedenti dalla medesima azienda.

Le somme asportate sarebbero state sempre di modesta entità, nella speranza che nessuno si accorgesse degli ammanchi.

Accompagnato in caserma, il giovane straniero, sprovvisto di documenti, è stato denunciato per tentata estorsione, ricettazione e porto di oggetti atti ad offendere. 

Purtroppo dei telefonini rubati neppure l’ombra, in quanto probabilmente già venduti a persone che se rintracciate saranno denunciate per il reato di ricettazione.

Una donna ha raccontato di essere stata vittima di una tentata rapina mentre stava per salire nella propria auto.

Si tratta di una giovane coppia specializzata in furti in appartamento, una ragazza ventottenne ed un giovane appena maggiorenne.

La vittima del furto ha riferito che al termine del rito funebre aveva lasciato momentaneamente incustodita la propria borsa sulla panca in prima fila.

I due sono stati fermati alla stazione dagli agenti di Polizia e sono stati denunciati per furto aggravato.

 Le telecamere della videosorveglianza cittadina immortalano l’evento e le indagini che ne sono scaturite hanno fatto il resto.

Un pensionato è stato fermato da un'autovettura il cui conducente gli ha chiesto alcune informazioni e l'orario, un espediente per accertarsi che l'anziano portasse al polso un orologio di valore.

Aveva ripetutamente colpito alla Spezia nelle Vie XX Settembre, XXVII Marzo, Migliari e Dello Zampino, danneggiando ben 24 autovetture.

Grazie alle telecamere e ad alcune testimonianze, la coppia è stata identificata e denunciata.

Alcuni cittadini hanno chiamato la polizia, che lo ha trovato nascosto sotto un tavolo dell'esercizio pubblico.

L'uomo ha vari precedenti di polizia a suo carico ed un provvedimento di rintraccio per una notifica amministrativa.

Il giovane si era reso protagonista nel maggio del 2018 di una serie di furti perpetrati all’interno di varie cantine condominiali nella zona di Bragarina.

Fondamentali le immagini delle telecamere e la presenza sul territorio degli agenti di Polizia.

Fermate dai Carabinieri, le due giovani sono state arrestate e condotte ai domiciliari, in attesa del rito direttissimo. Il Giudice ha convalidato l’arresto e disposto il divieto di dimora nella provincia spezzina.

Quello del "Cavallo di ritorno" è un fenomeno piuttosto diffuso in Italia.

I due, già noti alle forze dell’ordine per precedenti collegati a reati contro il patrimonio, sono stati denunciati.

Il giovane, già noto per vari reati in materia di spaccio di sostanze stupefacenti, non è stato in grado di fornire giustificazione sul possesso degli strumenti atti allo scasso.

I due ragazzi minorenni, poco più che quattordicenni, tuttavia, nonostante la giovane età, annoverano già parecchi precedenti per reati contro il patrimonio.

Entrambi erano stati più volte deferiti all'Autorità Giudiziaria per reati contro il patrimonio e violazione della normativa sull'immigrazione.

Ieri l'uomo, un 52enne senza fissa dimora già noto alle Forze dell’Ordine, con fare sospetto si aggirava all’interno del luogo di culto.

Il nipote 25enne è stato fermato nell'appartamento della nonna, nelle tasche aveva già nascosto alcuni gioielli di famiglia.

Durante il controllo i Carabinieri sono riusciti a recuperare solo una delle 5 biciclette, recupero importante dato che il suo valore si aggira intorno ai 1.000,00€.

La perquisizione effettuata presso le abitazioni dei due ha consentito di ritrovare, la bicicletta rubata.

Studio Legale Dallara

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