"Si è tenuta Sabato 24 Novembre la 22esima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare, che ha visto coinvolti nella sola nostra Provincia 43 supermercati per un raccolto totale di 26 tonnellate.
L’obiettivo come ogni anno è stato quello di raccogliere generi alimentari di lunga conservazione – olio, pasta, omogeneizzati, ecc. – da distribuire, mediante gli enti convenzionati, ai bisognosi presenti sul nostro territorio. Un’iniziativa che, in tempo di profonda crisi, fa sentire il suo peso sociale.
A collaborare nella nostra Provincia con pettorine gialle, sacchetti di ordinanza e sorriso sulle labbra, circa 350 volontari, tanti semplici cittadini, ma anche numerosi giovani, provenienti da associazioni laiche (Rotary, Lions per esempio), cattoliche e polisportive.
Ma al di là di questi numeri esistono fatti che neppure i dati più precisi riescono ad inquadrare e che riguardano quei tanti che, da ventidue anni a questa parte, rendono possibile questo gesto di carità.
E sono fatti che coinvolgono carcerati che hanno speso le loro poche ore di libertà vigilata per partecipare come volontari. O alcuni assistiti che hanno trascorso la giornata davanti ai supermercati per raccogliere gli alimenti e che, a sera, hanno lasciato nei sacchetti (magari solo) una scatoletta di tonno. O alcuni richiedenti asilo che fino a tarda notte nel magazzino generale del Banco Alimentare hanno impilato ordinatamente scatoloni e scatoloni di generi alimentari.
Sono fatti che non possono essere misurati in percentuali o con elaborazioni aritmetiche, ma solo col metro di un’umanità educata alla gratuità.
La Giornata Nazionale è diventata dunque sinonimo di una grande festa a cui partecipano tutti, donatori e famiglie, volontari e commercianti, tante persone che si ritrovano per un momento collettivo di dono.
Un’amica andando a fare la spesa ieri ha osservato una scena dove c’erano due bambini indaffarati ed entusiasti:
- “Mamma questa è la farina, dove la mettiamo?”
- “Ecco, la farina va in questo scatolone”
- “Papà, guarda quante cose...”
- “Sì...sei contento?”
- “Si!Si!”
Questa mattina scrivendo questo breve commento mi è ritornato in mente l’episodio ed ho immaginato la condivisione e la bellezza di questa complicità.
Sono questi fatti che accadono che confermano una volta di più che fare la colletta è una possibilità educativa non solo per me ma per tutti, per la famiglia, per i bambini, per chi dona, per chi riceve e per chi organizza".
Oscar Teja