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Un anno del nuovo CAMeC: La Spezia celebra un museo che cresce e coinvolge la città In evidenza

di Anna Mori - Oltre 20.000 visitatori, mostre internazionali, spazi inclusivi e partnership innovative: il Centro d’Arte Moderna e Contemporanea diventa punto di riferimento culturale per la città e il territorio.

Un anno fa, il CAMeC inaugurava la sua nuova veste, frutto di un partenariato pubblico-privato tra Comune della Spezia e Fondazione Carispezia, con il contributo dell’Associazione Amici del CAMeC.

Il riallestimento della collezione permanente, curato da Gerhard Wolf, propone oltre 200 opere organizzate secondo criteri innovativi, offrendo al pubblico confronti tra stili diversi, come l’astrazione geometrica e organica. La sala dedicata al Premio Nazionale di Pittura del Golfo, istituito da Filippo Tommaso Marinetti nel 1933, sarà arricchita dal trittico di Pippo Oriani, recentemente acquisito dal Comune, che raffigura il Golfo nelle sue tre dimensioni: Levante, capoluogo e Ponente.

Oggi, il museo può contare su numeri da record e su una partecipazione cittadina senza precedenti, a testimonianza di un progetto culturale che ha saputo coniugare valorizzazione del patrimonio, innovazione e inclusione.

In dodici mesi, dal 4 ottobre 2024 al 4 ottobre 2025, il CAMeC ha accolto circa 20.000 visitatori, quasi triplicando i dati degli anni precedenti. Un incremento analogo si registra per i ricavi da bigliettazione e bookshop, mentre follower e interazioni sui social network sono cresciuti in modo esponenziale: su Instagram, ad esempio, il numero di follower è passato da circa 400 a oltre 8.600, con picchi di visualizzazioni mensili che hanno superato i 580.000.

Non solo numeri: l’impatto culturale è altrettanto rilevante. Oltre 1.500 bambini e ragazzi hanno partecipato a visite didattiche gratuite, mentre quasi 120 eventi hanno animato il museo. Dalla musica alla danza, passando per incontri con artisti di calibro internazionale come Jacopo Benassi, Mirko Baricchi e Manuel Cossu.

Gli articoli su stampa locale e nazionale, così come i riconoscimenti internazionali, hanno moltiplicato la visibilità del CAMeC, consolidando la sua reputazione come centro culturale di riferimento.

Una delle novità più significative è l’Accessibility Room, uno spazio progettato per abbattere le barriere percettive e cognitive. Qui, visitatori non vedenti o ipovedenti possono esplorare le opere attraverso percorsi tattili, narrazioni audio e testi in braille; i visitatori con sordità possono fruire di video in LIS (lingua dei segni italiana) e sottotitoli. Questo progetto, finanziato dall’Unione Europea tramite NextGenerationEU, rappresenta un unicum nel panorama museale italiano e ha ricevuto ampi consensi a livello nazionale.

“Questo primo anno ha confermato la bontà del progetto - ha dichiarato il sindaco Peracchini. “Non si tratta solo di numeri: abbiamo lavorato per garantire qualità, accessibilità e nuove forme di fruizione. Il CAMeC è diventato un luogo vivo, dove le opere si possono toccare, leggere e comprendere. La mostra Morandi e Fontana ha portato oltre 10.000 visitatori e il museo si è affermato a livello nazionale e internazionale. Questa esperienza è la base su cui costruire il futuro”.

Andrea Corradino, presidente della Fondazione Carispezia, ha sottolineato come il progetto rappresenti una sfida culturale e organizzativa di grande rilevanza: “Vedere la città intera coinvolta, dai cittadini agli sponsor, fino alle istituzioni, è la nostra più grande soddisfazione. Il museo non solo valorizza il passato, ma si apre a nuove iniziative. La prossima mostra fotografica della collezione Carla Sozzani è un esempio: una selezione di 150 opere che raccontano il Novecento attraverso una prospettiva innovativa, trasformando il museo in un punto di riferimento internazionale”.

Giacomo Bei, presidente del Comitato Tecnico del CAMeC, ha evidenziato l’importanza del partenariato pubblico-privato e del sostegno della città. “Questo progetto è diventato patrimonio della comunità. Il successo di questo primo anno dimostra la solidità delle fondamenta, su cui costruire ulteriori iniziative. Ringraziamo tutti: Comune, Fondazione, Amici del CAMeC, sponsor e cittadini, perché senza di loro nulla sarebbe stato possibile. La città ha adottato il museo e questo è il segnale più importante”.

La mostra “Morandi e Fontana. Invisibile e Infinito”, curata da Maria Cristina Bandera e Sergio Risaliti, ha rappresentato un momento culminante: un confronto tra due maestri italiani del Novecento, Morandi e Fontana, che con approcci diversi hanno esplorato i limiti dello sguardo e dello spazio.

Il CAMeC ha rafforzato le proprie collaborazioni, siglando un accordo triennale con il Parco Nazionale delle Cinque Terre e coinvolgendo sponsor e partner istituzionali come Confindustria La Spezia e Ance La Spezia. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico del territorio, garantendo accesso gratuito al museo per i residenti e i possessori della Cinque Terre Card.

Di eguale importanza, l’ingresso di sponsor a sostegno del museo che credono in questo progetto di valorizzazione culturale:

  • Ance La Spezia, Confindustria La Spezia e Parco Nazionale delle Cinque Terre, quali partner istituzionali
  • GLS della National Express Srl, Società Edilizia Tirrena SET S.p.A. e Spezia Calcio Srl, quali sponsor principali
  • Consorzio Asterix, Contship, Dott. Ing. Mario Cozzani Srl, Euroguarco S.p.A., Io-Sano | Soluzioni per la disfagia, Istituto Vigilanza La Lince della G.I.VI. Srl, Logisteel Srl, Nuova Malco Srl, Spezia & Carrara Cruise Terminal Srl, Tarros Group S.p.A., The Poet Hotel, quali sponsor sostenitori

Il 10 ottobre sarà presentato il trittico di Pippo Oriani, mentre il 18 ottobre inaugurerà la mostra “Fotosintesi. Fotografie dalla collezione Carla Sozzani”, a cura di Maddalena Scarzella, aperta fino al 22 marzo 2026. Questi eventi confermano la vocazione del CAMeC a coniugare arte storica e contemporanea, inclusione e innovazione.

Un anno di traguardi, entusiasmo e partecipazione collettiva: il CAMeC non è più solo un museo, ma un luogo di comunità, dove arte e cultura diventano patrimonio condiviso e motore di crescita per tutta La Spezia.

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