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Lavoratrice clandestina ed ovviamente in nero in un ristorante delle Cinque Terre In evidenza

Oltre alla sospensione dell'attività lavorativa e ad una maxi-sanzione, per i datori di lavoro c'è anche la segnalazione alla Procura.

Ancora casi di lavoro irregolare nelle zone balneari della provincia della Spezia: non fanno eccezione le Cinque Terre, malgrado l’enorme afflusso di turisti e le floride condizioni delle strutture turistiche e ricettive. 

Gli ispettori dell’ITL (Ispettorato territoriale del lavoro) si sono recati presso un ristorante presente nella zona di Monterosso al Mare dove, in fase di accesso, hanno rilevato la presenza di una lavoratrice extracomunitaria impiegata in nero nelle attività di supporto in cucina. Dalle verifiche effettuate sulle banche dati, è risultato che l’aiuto-cuoca, oltre a non essere stata assunta con un regolare contratto, non era neppure provvista di permesso di soggiorno per lavorare in Italia.

Gli ispettori del lavoro hanno di conseguenza adottato il provvedimento di sospensione dell’attività lavorativa e la relativa sanzione di euro 2.500,  cui sarà aggiunta la cosiddetta “maxi-sanzione per lavoro nero”, pari ad euro 4.680.
A fronte della mancanza  del permesso di soggiorno della donna, gli ispettori hanno inoltre proceduto alla segnalazione alla locale Procura dei datori di lavoro, titolari del ristorante soggetto alla verifica.

 

 

 

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