È stata sottoscritta oggi in Prefettura l’Intesa recante “Indicazioni per la prevenzione e protezione dai rischi correlati alle condizioni di microclima negli ambienti di lavoro”, che vede coinvolti sindacati, enti di controllo e associazioni datoriali, al fine di tutelare la salute dei lavoratori in presenza di temperature particolarmente elevate, soprattutto in contesti lavorativi esposti alla calura estiva.
L’Intesa, che fa seguito a quelle già sottoscritte nel 2023 e nel 2024, indica misure organizzative e procedure per prevenire i rischi legati al microclima nei luoghi di lavoro, con l’obiettivo di tutelare i lavoratori da condizioni estreme come il caldo intenso, tenuto conto della cornice normativa e delle linee guida di settore.
Tra i settori particolarmente esposti al rischio termico si annoverano le attività all’aperto come edilizia civile e stradale, comparto estrattivo agricolo, manutenzione del verde, florovivaismo, settore portuale marittimo e balneare, prestazioni dei riders e i lavori in ambienti chiusi senza ventilazione adeguata.
Il documento riporta le indicazioni di legge e della normativa di settore sulla valutazione del rischio “microclima”. In presenza di tale rischio, il datore di lavoro – valutato il contesto aziendale – è tenuto ad adottare misure idonee per prevenire malesseri e infortuni.
In caso di temperature eccezionalmente elevate e potenzialmente pericolose per la salute, il datore potrà presentare domanda di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO), corredata da una relazione tecnica sull’attività lavorativa coinvolta. Le domande saranno analizzate da INPS in base ai dati meteo ufficiali forniti da ARPAL.
La causale “eventi meteo” può essere invocata per sospensione o riduzione dell’attività lavorativa in caso di temperature superiori ai 35°C. In determinati contesti, potranno rilevare anche temperature inferiori o la temperatura percepita, specialmente se l’attività si svolge in luoghi non schermabili dal sole o prevede l’uso di materiali o macchinari sensibili al calore.
L’intesa elenca inoltre gli strumenti informativi e previsionali disponibili per aziende e lavoratori per la gestione dei rischi termici ambientali sulla salute e sulla produttività.
Il documento è stato sottoscritto da:
- Capitaneria di Porto
- Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco
- Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale
- ASL 5
- Ispettorato Territoriale del Lavoro
- INAIL
- INPS
- Camera di Commercio Riviere di Liguria
- Confindustria, ANCE, Confagricoltura, Coldiretti, CIA, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, CNA
- Organizzazioni Sindacali CGIL - CISL - UIL
Il testo completo dell’Intesa è scaricabile dal sito della Prefettura della Spezia.