Si chiude (almeno per ora) un capitolo della complessa vicenda giudiziaria tra Emanuele Moretti e il Comune della Spezia: la Corte d’Appello di Genova, sezione lavoro, ha emesso la sentenza n. 184/2025 accogliendo in parte l’appello del dirigente e dichiarando l’illegittimità degli atti che avevano portato alla nomina di Francesco Bertoneri.
Il Collegio (Presidente Grillo Pasquarelli, consiglieri Cassia e Baisi) ha riconosciuto la fondatezza delle censure mosse da Moretti rispetto al Decreto sindacale n. 9/2022, alla determinazione dirigenziale n. 4091/2022 e al conseguente contratto di lavoro. Tali atti sono stati dichiarati illegittimi, confermando la tesi dell’illegittimità derivata su cui si fondava gran parte del ricorso.
Non solo: il Comune è stato condannato a rifondere a Moretti la metà delle spese legali di entrambi i gradi del giudizio, l’altra metà è stata compensata, segno di un parziale accoglimento che riconosce, comunque, un solido fondamento alle istanze del ricorrente.
La Corte non si esprime (almeno in questo dispositivo) sull’eventuale nomina alternativa o sul profilo risarcitorio. Resta ora da comprendere se l’Amministrazione riaprirà un percorso selettivo, e secondo quali criteri e tempistiche.
Il caso, come avevamo raccontato, nasce da un lungo confronto legale tra Moretti e il Comune, dopo che il Consiglio di Stato (sent. n. 8684/2022) aveva già annullato la precedente delibera di Giunta utilizzata per affidare l'incarico. L’Amministrazione aveva proceduto con una nuova nomina priva — secondo i giudici di Genova — dei presupposti di legittimità.
La Redazione ha contattato l'avvocatura del Comune della Spezia che ha ribadito che procederà a presentare ricorso in Cassazione.