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Nella, la barca decana del Palio che torna a vivere grazie ai ragazzi del Cisita In evidenza

di Anna Mori - Sono i ragazzi ospiti della Caritas della Spezia, migranti giunti in Italia dopo viaggi estenuanti e pericolosi attraverso il Mediterraneo.

Una barca antica, una storia gloriosa, e un gruppo di giovani che cercano il loro futuro tra legni, chiodi e speranze. È la rinascita di Nella, l’imbarcazione 93enne che nel 1933 vinse il Palio del Golfo per la borgata delle Grazie, oggi al centro di un progetto che unisce memoria, formazione e integrazione.

I legni di Nella raccontano storie di gloria passata, ma ora accolgono mani nuove, giovani, arrivate da lontano. Mani che lavorano non solo per restaurare una barca, ma per costruire un destino diverso.

Sono i ragazzi ospiti della Caritas della Spezia, migranti giunti in Italia dopo viaggi estenuanti e pericolosi attraverso il Mediterraneo. Oggi frequentano il corso di formazione in allestimento e manutenzione di imbarcazioni da diporto, promosso dal Cisita. Con loro c’è il maestro d’ascia Francesco Buttà, artigiano di straordinaria sensibilità, che ha fatto della trasmissione del sapere e della cultura del mare una missione educativa.

Il percorso di Nella verso la rinascita è lungo e non privo di ostacoli. Salvata nel 2005 da un incendio da Guido Raffellini, era stata abbandonata in un casale di Beverino. Poi le prime cure al Cantiere Valdettaro, grazie anche alla Pro Loco delle Grazie e alla generosità del proprietario Franco Boracchia. Nel 2021, un giovane allievo del Cisita, Gabriele Bernasco, ha effettuato un primo restauro conservativo a scopo espositivo. Il Cantiere della Memoria di Corrado Ricci aveva documentato la sua attività con un video (guarda qui) e una mostra dedicata alla Nella. Oggi Gabriele è stato assunto proprio in quel cantiere, simbolo di come la passione possa diventare professione. 

Ma il progetto attuale è più ambizioso: far tornare Nella a navigare, magari per i cento anni del Palio del Golfo. È una sfida tecnica e simbolica, che parla di rinascita, di nuove rotte e di coraggio.

Il Cantiere della Memoria, da sempre promotore di iniziative che intrecciano cultura e formazione, ha acceso questa scintilla, trovando nel Valdettaro e in Buttà partner ideali. Nulla è scontato, tutto è da guadagnare. Ma già oggi il solo tentativo rappresenta una conquista.

Forza ragazzi. I cento anni del Palio meritano questo gesto di slancio e passione. Qualunque sarà l’esito, ciò che conta è il cammino intrapreso.
E intanto… Nella è di nuovo tra noi.

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