Alla proposta del Ministro Salvini di nominare Bruno Pisano Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale ho assistito a qualcosa di raro nel nostro territorio: una convergenza pressoché unanime di pareri positivi.
In un’epoca in cui ogni nomina genera dibattito, polemica e talvolta divisioni, colpisce vedere quanto rispetto e fiducia circondino la figura di Pisano. Professionista serio, uomo di equilibrio, conoscitore del territorio e delle dinamiche portuali, ha saputo conquistarsi una stima trasversale, che va oltre i confini politici o istituzionali.
Gli operatori portuali spezzini hanno espresso chiaramente il loro sostegno. Dopo il passo indietro di altri soggetti, le associazioni di Agenti marittimi, Doganalisti, Spedizionieri e Terminalisti hanno trovato un’intesa sul nome di Bruno Pisano, riconoscendo in lui la figura adatta a rappresentare le esigenze del territorio e a garantire una guida autorevole per il porto.
La Port Community ha dimostrato, ancora una volta, che la collaborazione – anche in un contesto di fisiologica concorrenza – è capace di generare risultati concreti e duraturi. La convergenza su un unico profilo ne è la dimostrazione più evidente: quando il dialogo prevale sugli interessi individuali, il sistema porto sa esprimere il meglio di sé.
In un’epoca di conclave abbiamo un papabile certo, ma l’iter per l’insediamento è ancora lungo. Tuttavia, la strada appare ormai segnata.
Le sfide che attendono Pisano saranno tante: dai rapporti con la città, agli equilibri con gli operatori locali e internazionali. Ma da imprenditore navigato saprà affrontarle con determinazione, ascolto e concretezza. Il porto ha bisogno di stabilità, visione e autorevolezza. Pisano ha tutte le carte in regola per offrire tutto questo.
Per questo motivo ritengo che la scelta proposta dal Ministro Salvini sia quella giusta. E che Bruno Pisano possa rappresentare una guida salda per affrontare le sfide – complesse e decisive – che attendono il nostro porto nei prossimi anni.