Si è tenuta questa mattina, sabato 3 maggio, la cerimonia di inaugurazione della sede A.N.P.I. di Santo Stefano di Magra. Il programma ha preso avvio con l'omaggio alle lapidi di partigiani e alpini nel centro storico del paese, a cominciare da Piazza Garibaldi, fino a Piazza della Pace e proseguendo per le vie del centro, accompagnati dalla suggestiva musica della Filarmonica di Santo Stefano di Magra.
"Non è facile oggi trovare Comuni che inaugurano sedi A.N.P.I., e Santo Stefano è uno di questi – ha esordito la sindaca Paola Sisti – Quest'anno ricorrono gli 80 anni della Resistenza, e il clima che respiriamo non è dei più semplici. Le fondamenta della democrazia sono minate da piccoli e grandi atti, abbiamo bisogno più che mai di tenere vivo quel ricordo. Oggi inauguriamo questo spazio importantissimo, e abbiamo deciso di dedicare la sede a Carlo Ferrarini, partigiano Crispino, perché lui ha speso la sua vita a tenere viva la memoria. Oggi qui con noi ci sono la figlia e la nipote di Crispino, che ha lavorato fino all'ultimo respiro, avvenuto a 100 anni un anno e mezzo fa, perché la memoria non venisse mai dimenticata soprattutto fra le nuove generazioni. È stato un testimone della Resistenza, sono innumerevoli le volte che è entrato nelle scuole perché sentiva che quei valori non dovevano andare persi. Santo Stefano raccoglie quel testimone e farà di tutto per onorarlo".
Nel corso della mattinata, tutti i partecipanti, tra cui un nutrito gruppo di ex alpini e numerosi membri del direttivo dell'ANPI di Santo Stefano Magra, attivo sul territorio da molti anni con più di 100 associati, ha raggiunto Via Turati, per un incontro pubblico a cura del giornalista Marco Cacchioli, proprio sulla figura di Facio, nome di battaglia di Dante Castellucci, "l'eroe dei tre confini" comandante partigiano del Battaglione Picelli, attivo in Lunigiana, sull'Appennino tra La Spezia e Parma, e a cui è dedicata la biblioteca di Santo Sefano. Violino e voce hanno accompagnato l'incontro, cui sono seguiti gli interventi di Paolo Pucci, Presidente Provinciale A.N.P.I., Paolo Galantini Co-Presidente del Comitato Provinciale unitario della Resistenza e Ornella Caltabiano, membro del direttivo di A.N.P.I Santo Stefano.
"Le celebrazioni del 25 aprile non durano un giorno, ma tutti i giorni. Chi ha nel cuore quello che hanno fatto i partigiani lo dimostra 365 giorni l'anno, come questo Comune. La grande eredità partigiana è la libertà di vivere, lavorare, manifestare", ha dichiarato Pucci.
In tarda mattinata, si è svolta infine l'inaugurazione vera e propria della sede A.N.P.I. da oggi punto di raccolta e rappresentanza degli associati locali, presso i Servizi Sociali di Santo Stefano Magra (via Turati, 8). Chi volesse tesserarsi è libero di contattare l'associazione sulla pagina Facebook di A.N.P.I. Santo Stefano di Magra.
Un ultimo intervento Sisti lo ha rivolto infine a un fatto interno al Comune accaduto di recente. "Subito dopo il 25 aprile si è accesa una polemica sulla piazza virtuale, da parte di una forza politica di opposizione, la Lega Nord, nella voce del suo consigliere Silvio Ratti che accusava la giunta di non aver mantenuto in dovuto decoro la Cappella dei Partigiani al cimitero. Io mi scuso oggi con L'ANPI e aggiungo che abbiamo già provveduto in questi giorni a un primo intervento, perché è vero che tenere in ordine un luogo della memoria è un modo per onorare quella memoria. Ma non accetto critiche da forze politiche che il 25 aprile non si sono mai presente, e da chi oggi non c'è. Non accetto critiche sull'operato del Comune sul tema della Resistenza. Quello che stiamo facendo oggi, e la stessa Biennale della Resistenza, unico evento di questo tipo in provincia, ne sono una tangibile testimonianza. Questa democrazia ci è stata consegnata nelle mani e noi ne dobbiamo avere cura. Viva la resistenza, viva l'Italia antifascista".







