"Come ormai da tradizione l’apertura primaverile del Convento dei Cappuccini di Monterosso ai visitatori italiani e stranieri ci ha portato oltre 1400 persone dal 25 al 26 aprile con una apertura straordinaria ancora il 27 aprile - si legge nel comunicato stampa inviatoci da dal Convento dei Cappuccini di Monterosso. - E quest’anno le visite avevano un valore in più, ossia sono state dedicate al ricordo e alla preghiera per papa Francesco. Come lui ci ha insegnato, abbiamo aperto le porte del convento a tanta gente e abbiamo provato a far conoscere loro il messaggio di san Francesco d’Assisi attraverso il suo “Cantico delle Creature” che papa Francesco ha attualizzato nell’enciclica “Laudato si’” e lo ha reso ancora più vicino a noi. Ogni visita è stata preceduta da un messaggio e da un momento di silenzio e preghiera dedicato al Santo Padre e alla testimonianza preziosa che ci ha lasciato. E secondo gli insegnamenti del Papa, le offerte raccolte in questi giorni saranno destinate ad aiutare i bambini nei paesi di guerra; il primo invio per permettere a un gruppo di giovanissimi orfani di guerra della Terrasanta di fare un viaggio a Roma.
I visitatori provenienti da tutto il mondo nel vero senso della parola - dall’America all’Australia, dall’Argentina al Brasile da ogni parte d’Europa e da tutte le regioni d’Italia - hanno avuto la possibilità di entrare all’interno di un luogo francescano, scoprire gli ambienti, la vita dei frati cappuccini e avvicinarsi al messaggio di san Francesco, mai così attuale e toccante. Commozione, sorrisi e gratitudine erano disegnati sui volti di tutti al termine della visita condotta con competenza e cuore in mano dalle guide volontarie del convento. E ciascuno ha lasciato sul planisfero disegnato una puntina con il proprio luogo di appartenenza.
Giorni importanti, giorni di racconto della povertà e semplicità francescane, della bellezza del creato che si può contemplare dal terrazzo, si sono trasformate in ricchezza di incontri, di relazioni, di conoscenza e condivisione all’insegna della fraternità, delle gioie semplici e della pace.
Le guide volontarie hanno svolto un ruolo importantissimo di accoglienza e si sono prodigate per tre giorni ad accompagnare i visitatori conducendo anche le visite in lingua straniera gestite da giovanissimi ed entusiasti ciceroni che ci hanno testimoniato la gioia e la speranza per un futuro fatto ancora di solidarietà e bellezza: “Continuate a coltivare sogni di fraternità e bellezza e ad essere segni di speranza” così come diceva la frase di papa Francesco che accoglieva i visitatori".