Il Consorzio Canale Lunense ha dato seguito al ciclo di incontri con il mondo scolastico con la 'lezione' in classe alla Scuola Secondaria di Primo Grado "Piaget" della Spezia, nell'ambito del progetto "Alleanza per il fiume", promosso in collaborazione con l'Autorità di Bacino dell'Appennino Settentrionale e in linea con la legge 'Salvamare'.
Parliamo di un'iniziativa che mira a sensibilizzare gli studenti sulla problematica delle plastiche e microplastiche presenti nei corsi d'acqua.
La lezione in aula con la classe 1E ha avuto come relatori la presidente Francesca Tonelli e il direttore Corrado Cozzani, affiancati dalla docente Francesca Righetti insieme ad altri colleghi. A questa prima attività seguirà a breve un'uscita didattica lungo il percorso dell'asta irrigua e dei colatori di bonifica della Val di Magra, per approfondire ulteriormente il tema trattato.
Tonelli e Cozzani hanno spiegato dettagliatamente il funzionamento del Consorzio nel contrastare l'inquinamento, compresso quello dei materiali plastici.
Durante l'incontro con la classe 1^E I ragazzi, particolarmente curiosi e partecipi, hanno posto numerose domande sulla qualità dell'acqua. È emerso che l'acqua del Canale Lunense svolge un ruolo centrale per l'agricoltura della pianura del Magra, essendo distribuita attraverso una rete di circa 150 chilometri, in parte modernizzata con sistemi pressurizzati e in parte costituita da tradizionali canalette a scorrimento. Che un monitoraggio costante garantisce la qualità dell'acqua destinata all'irrigazione, contribuendo alla genuinità e sicurezza dei prodotti agricoli locali. Inoltre, che il Consorzio promuove fortemente l'uso di tecnologie sostenibili come l'irrigazione a goccia per ridurre sprechi e dispersioni idriche.
L'incontro ha toccato anche il tema cruciale della conservazione delle acque. Attualmente mancano strutture specifiche per lo stoccaggio delle acque piovane, ma il Consorzio sta portando avanti due importanti progetti: gli invasi nelle aree delle ex cave Ceramica Vaccari e Filippi, destinati a immagazzinare acqua durante periodi di siccità. Inoltre, si valuta la creazione di una rete diffusa di micro-laghetti nelle aziende agricole, rafforzando così la resilienza agricola ai cambiamenti climatici. Interessante la proposta dei pannelli fotovoltaici flottanti sugli invasi per ridurre l'evaporazione e generare energia pulita.
Molto sentita è stata la discussione sulla fauna e flora del canale, tra cui la minaccia delle nutrie, che danneggiano gravemente le sponde. Questo fenomeno è oggi oggetto di studi approfonditi per trovare strategie efficaci di gestione e tutela della biodiversità.
Si è parlato anche degli sgrigliatori lungo il canale irrigui, in tutto sedici, per rimuovere i materiali grossolani nel flusso idrico.
Il presidente Tonelli e il direttore Cozzani hanno invitato gli studenti a diventare protagonisti attivi nella lotta contro l'inquinamento, chiedendo loro di sviluppare idee originali attraverso un osservatorio ambientale creato proprio dagli alunni. L'obiettivo è promuovere strategie innovative di comunicazione per sensibilizzare la comunità adulta, rendendo i giovani ambasciatori consapevoli e responsabili per un futuro più sostenibile. Un significativo passo per costruire insieme una reale "Alleanza per il fiume".