Questa sera lo schermo della Regione Liguria si è illuminato con i colori della bandiera ucraina e i ringraziamenti della comunità alla città di Genova e alla Liguria con la scritta "Noi non siamo soli, grazie Liguria".
A tre anni dall'inizio del conflitto la comunità ucraina a Genova ha sfilato questo pomeriggio dal ponte monumentale, sotto l'abbazia di Santo Stefano, fino a piazza Matteotti, con una sosta in piazza De Ferrari per un momento di raccoglimento e di condivisione con tutta la cittadinanza. Una fiaccolata di sostegno e di ringraziamento culminata con alcune immagini sullo schermo della Regione Liguria in cui sono state accolte più di 10.000 persone.
Alla fiaccolata è intervenuto anche l'assessore regionale alla sanità Massimo Nicolò.
"Il nostro pensiero va a tutte le vittime di questo conflitto devastante. Ricordiamo le vite perse, i sogni infranti e le famiglie distrutte, ma anche la straordinaria forza e resilienza del popolo ucraino. In un mondo sempre diviso, è fondamentale sapere da che parte stare e noi non abbiamo dubbi da che parte stare - affermano Azione Spezia e Azione Liguria, che hanno preso parte alla manifestazione - Stiamo dalla parte del l'Ucraina, dei valori occidentali ed europei della pace e della convivenza tra popoli.
Non dimentichiamo la sofferenza che sta attraversando chi è stato colpito dalla guerra. La pace resta il nostro più grande desiderio per il futuro, una pace giusta a cui l'Europa è l'occidente democratico mon possono abdicare".
Lunedì 24 febbraio, nell'anniversario dell'inizio della guerra in Ucraina, il presidio per la pace che si tiene ogni lunedì pomeriggio in piazza Mentana sarà proprio dedicato ad una riflessione sulla guerra in Europa.
"Cessate il fuoco è la priorità, oggi più di ieri. Fermare la guerra in Europa per ristabilire giustizia e sicurezza condivisa con gli strumenti della politica e della diplomazia, nel quadro del diritto internazionale e non con nuovi ricatti, affari o accordi segreti.
Lunedì 24 febbraio, anche alla Spezia, sarà un’occasione di mobilitazione e di riflessione per capire il perché e le responsabilità, per fare i conti con questa guerra europea, per ascoltare le voci della nonviolenza e per ribadire che esiste un’alternativa alla guerra: la politica di pace", afferma la Rete Spezzina Pace e Disarmo che promuove il presidio.
"L’iniziativa - prosegue - sarà dedicata anche al conflitto israelo – palestinese: perché la tregua regga e diventi permanente, perché la Striscia di Gaza non rimanga chiusa in un assedio e la sua ricostruzione avvenga con un impegno autorevole ed efficace di fondi da tutta la comunità internazionale. Bisogna mettere fine all’espansione degli insediamenti in Cisgiordania. Deve partire un vero negoziato per una pace vera e per la fine dell’occupazione.
Solo il protagonismo ed il riconoscimento della ruolo delle Nazioni Unite e del diritto internazionale saranno in grado di condurre questa delicata fase nel rispetto dei diritti di tutte le parti, delle aspirazioni e dei doveri di ogni popolo".
L’appuntamento è per le ore 17,30 in piazza Mentana.
Dopo la presentazione de Presidio “Se vogliamo la Pace prepariamo la Pace” e dei suoi 133 appuntamenti alla Spezia, interverranno rappresentanti di: Associazione Culturale Mediterraneo, ANPI, Legambiente, ACLI, ARCI, CGIL, Osservatorio OPAL, Associazione Murativivi, Circolo Alessandro Pertini, Gruppo di Azione Nonviolenta – GAN.