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Centi e Flandoli chiedono la riapertura dei centri anziani In evidenza

di Anna Mori – I Consiglieri hanno sottolineato che i centri anziani “sono luoghi di incontro culturale e ricreativo, aperti alle realtà locali” fondamentali per favorire la socialità.

I Consiglieri Roberto Centi e Patrizia Flandoli del Gruppo Consiliare LeAli a Spezia, nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, hanno presentato un’interpellanza per chiedere la riapertura dei centri sociali e Anziani di Pitelli, San Bartolomeo e Melara.

Per la situazione legata all’emergenza pandemica, negli ultimi anni, le attività in favore degli anziani presso i centri sociali sono state infatti sospese, non permettendo agli stessi di partecipare a momenti di socialità per loro essenziali per avere serenità e per una qualità della vita migliore.

Centi e Flandoli hanno fatto presente infatti che i centri sono “luoghi di incontro culturale e ricreativo, aperti alle realtà locali, inseriti ed integrati nel contesto urbano, sono uno strumento di sostegno e di stimolo alla vita di relazione in un’ottica di prevenzione dell’emarginazione sociale, offrono occasioni di partecipazione a varie attività nella libertà di espressione delle proprie capacità e permettono alle persone anziane di mantenersi attive e parte integrante della vita del paese o quartiere”.

I Consiglieri hanno quindi interpellato il Sindaco e l’Assessore competente “affinché possano essere riaperti i centri sociali di Pitelli, San Bartolomeo e Melara auspicando che siano posti in essere tutti gli atti necessari per favorire la normale attività dei centri stessi”.

L’Assessore alle Politiche Sociali Lorenzo Brogi ha fatto presente che i centri sociali anziani rappresentano una risorsa per il nostro territorio. Nello scorso mandato l’Amministrazione comunale aveva avviato un processo di razionalizzazione, adeguamento e affiancamento per poter portare a ripristinare le Associazioni che gestivano i centri sociali anziani a norma di legge, a seguito dell’introduzione da parte del Legislatore delle APS, Associazioni di Promozione Sociale, e che, a causa di pratiche amministrative complesse, gli anziani non riescono a gestire direttamente.

Brogi ha inoltre aggiunto che i centri sociali menzionati da Centi e Flandoli sono noti all’Amministrazione e che vivono situazioni che vanno risolte attraverso, ad esempio, l’individuazione di locali adatti alla riapertura e di soggetti idonei per la gestione.

Il centro sociale di San Bartolomeo verrà probabilmente riaperto in una nuova sede presso la ex palazzina Tarros – ha aggiunto Brogi - Il centro sociale di Melara, nonostante il percorso avviato nel 2018/19, ha visto pian piano la diminuzione della volontà di gestione degli stessi soci e quindi è venuto meno un soggetto che potesse mandare avanti la struttura. Però, per rispondere alle esigenze dei più, che spesso non fanno parte del direttivo, ma che hanno bisogno di momenti di socialità, stiamo avviando un percorso per dare nuova linfa e facilitare i nostri anziani nel percorso tecnico e amministrativo che è poi il vero impedimento che vivono con sofferenza i frequentatori dei centri”.

Quindi, nelle prossime settimane ci saranno novità interessanti – ha concluso Brogi - ci adopereremo per facilitare il percorso di riapertura e, laddove permangono i centri già attivi, poterli aggiornare secondo le nuove normative correnti”.

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