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Tappezzeria e falegnameria nautica, l'istituto Chiodo apre i laboratori In evidenza

di Ginevra Masciullo - Due settori per i quali è richiesta molta manodopera, che si fa fatica a trovare.

Il nostro territorio si evolve e con lo sviluppo in ambito cantieristico si sente la necessità di formare persone specializzate nelle lavorazioni essenziali alla nautica. La scuola si integra con il tessuto economico per permettere agli studenti di entrare senza difficoltà nel mondo del lavoro. La realizzazione dei due laboratori è stata il frutto di una collaborazione tra l’istituto, il Comune della Spezia, Sanlorenzo, Cna, Confartigianato, Isforcoop e R.M.G. tappezzeria nautica: è stata proprio questa sinergia a permettere la nascita di uno spazio attrezzato con strumenti utili all’apprendimento.

Il Comune della Spezia ha contribuito economicamente alla parte di tappezzeria nautica, mentre Sanlorenzo si è impegnata sulla falegnameria, grazie a Cna e Confartigianato è stato possibile approfondire le richieste del territorio e dare una risposta, mentre Isforcoop ha fatto da ponte con l’esterno. Le spese per i laboratori sono spesso troppo alte per essere affrontate dalle scuole, per questo grazie a questo nuovo modo di pensare la scuola all’interno di una rete, il privato e le istituzioni vanno incontro alla formazione dando la disponibilità per plasmare i corsi e istruire i talenti.

Per quanto riguarda la tappezzeria nautica, la scuola ha di fatto ampliato il ramo moda del percorso di studi andando ad integrarlo con la lavorazione di stoffe e pelli per l’arredamento e le suppellettili delle barche.

Tra i presenti all’inaugurazione il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti e ha sottolineato quanto questa visione della scuola integrata con il territorio sia funzionale al Miglio Blu, una spinta verso la nautica che richiederà talenti da mettere a disposizione della società per creare sviluppo.

Le esigenze imprenditoriali della zona vengono messe in contatto con i giovani che grazie ad un impegno sul campo e grazie ai nuovi attrezzi imparano con la pratica fin da subito. A toccare un tasto dolente e a sottolineare un aspetto che andrebbe migliorato è Rossella Campice di RMG Tappezzeria Nautica che puntualizza: “Ho scelto di mettermi a disposizione per insegnare ai ragazzi e alle ragazze il mestiere , ho anche avuto una stagista bravissima di 16 anni che in sole 5 settimane ha imparato a usare tutte le macchine da cucire professionali, è un talento, peccato però che spesso le grandi imprese scelgano ditte da fuori per fare questi lavori, ben venga la collaborazione ma vorrei fare un appello affinché ci sia una valorizzazione dei piccoli artigiani locali, anche perché sono quelli che poi assumono questi ragazzi nella speranza che restino a lavorare sul territorio.”  Insegnare oggi per non perdere tappezzieri e falegnami, perchè se nessuno va avanti questi mestieri andranno persi.

Si fa fatica a trovare personale, ma quando viene trovato è necessario che possa fare il mestiere con continuità. L’apertura del laboratorio è un primo passo e la collaborazione da scuola, istituzioni e privato è la via da percorrere per dare lavoro ai giovani. 

 

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