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L'Unione degli studenti La Spezia, anche a seguito della morte del 18enne Lorenzo Parelli, chiama alla mobilitazione contro l'alternanza- scuola lavoro. Presidio questo pomeriggio.

 

Lorenzo Parelli, studente di 18 anni, è morto di sfruttamento, è morto di scuola e di lavoro. è morto schiacciato da una trave d’acciaio il 21 gennaio mentre lavorava gratis alla carpenteria metallica Burimec di Lauzacco, in provincia di Udine.

Il suo nome si aggiunge alla già lunga lista di persone che hanno perso la vita sul posto di lavoro. Un avvenimento tanto grave non è considerabile imprevedibile se pensiamo che gli studenti vengono messi a lavorare nello stesso identico contesto in cui muoiono 4 lavoratori ogni giorno. Negli scorsi anni si sono già verificati incidenti gravi che hanno coinvolto studenti in stage PCTO, ciononostante non è stata presa alcuna misura per la loro tutela. La vita di Lorenzo è stata spezzata dalla fame di profitto di aziende che risparmiano sulla sicurezza, dalla scuola e dallo Stato che impongono alle studentesse e agli studenti di sperimentare forme di sfruttamento e lavoro gratuito e che permettono loro di rischiare la vita durante i percorsi formativi.

Da anni sosteniamo la necessità di corsi di sicurezza sul lavoro a scuola realmente formativi e utili. Da anni sosteniamo la necessità di reinventare radicalmente questo sistema che sfrutta, ferisce e uccide.

Tutti i Governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno responsabilità gravissime. Nessuno di questi ha mai messo in discussione il modello di alternanza scuola-lavoro e di stage nato dopo la legge 107 del governo Renzi; al contrario è sempre stato sostenuto il ruolo passivo dei saperi nei confronti delle esigenze del mercato e una visione sempre più aziendalistica dei luoghi della formazione. Oggi avete davanti agli occhi le conseguenze più tragiche di questo modello politico.

Noi non rimarremo in silenzio di fronte a tutto questo. Come associazione studentesca facciamo appello a tutti gli studenti, ai collettivi e alle scuole, facciamo appello anche a tutte le associazioni del paese affinché si dica basta a questo sfacelo. La scuola deve essere un luogo di crescita e non palestra di sfruttamento, precarietà e morte. Riteniamo perciò necessaria una giornata di mobilitazione nazionale studentesca che sappia essere una risposta reale degli studenti contro il modello dell’alternanza scuola-lavoro che ha prodotto tutto questo. Per questo promuoviamo insieme ad altre organizzazioni studentesche e sociali del paese la massima mobilitazione possibile venerdì 28 gennaio con cortei e manifestazioni. Nella nostra città ci sarà un presidio venerdì 28 gennaio sotto la provincia alle 18.30.

La mobilitazione però è solo il primo passo: dobbiamo ripensare dalle fondamenta la scuola, il lavoro, il modello di questa società. Lo dobbiamo a Lorenzo, lo dobbiamo a tutte le nostre sorelle e i nostri fratelli, lo dobbiamo al futuro di tutte e tutti noi: incontriamoci, discutiamo, costruiamo l’alternativa e pratichiamola!


UNIONE DEGLI STUDENTI LA SPEZIA

 

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