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Raccolta fondi per la Casa del Popolo di Montaretto In evidenza

di Cecilia Castellini – le fondamenta di mezzo secolo di storia a rischio crollo


La Casa del popolo di Montaretto, lo storico presidio sociale della frazione di Bonassola, simbolo di un paese di radicati ideali e valori, cerca aiuto. Ad inizio primavera 2021, l’improvviso manifestarsi di profonde crepe sulla facciata e nei locali interni posti al piano terreno (sala e cucine), ha spinto a mettere in moto immediatamente i controlli tecnici che hanno rilevato un preoccupante cedimento del terrapieno antistante l’edificio ed il conseguente parziale scivolamento della pavimentazione interna del salone, che affaccia sul terrazzamento esterno.


Il direttivo ha deciso di avviare immediatamente le pratiche per mettere in salvo la Casa del Popolo e poter riprendere ad organizzare le tante iniziative culturali, tra le quali le attesissime giornate del 25 aprile e del 1° maggio e continuare a mantenere vivo il patrimonio comune fatto di scambi, incontri, bellezza e solidarietà̀ che ogni anno coinvolgono migliaia di persone.


L’impegno economico per i lavori è di circa 120mila euro totali, parte dei quali detraibili attraverso il bonus sisma. Dalle prime stime restano da affrontare spese per circa 60mila euro, una cifra onerosa per il quale la Casa del Popolo ha deciso di rivolgersi a soci, amici, volontari e a tutti coloro che desidereranno essere solidali nei confronti di questo luogo esso stesso simbolo di solidarietà.

A tal proposito è stata quindi attivata la raccolta fondi “Teniamola su!” su www.produzionidalbasso.com, che nel giro di qualche settimana è già arrivata ad una buona cifra. Si può altresì sostenere la causa con un versamento sul conto corrente dedicato (Iban IT32V0623049781000043887177; causale: contributo liberale campagna “teniamola su”), oppure in contanti presso le attività commerciali che hanno deciso di aderire alla campagna individuabili sul sito www.montaretto.it 

“Al di là di essere un punto di incontro che coinvolge tantissime persone è proprio l’emblema della volontà di un desiderio collettivo di fare qualcosa – hanno spiegato dal direttivo Arci di Montaretto - A tirarla su dalle fondamenta furono gli stessi abitanti di Montaretto, che cercavano un posto in cui organizzare sagre e feste, in cui potersi semplicemente riunire. Uno spirito collaborativo e solidale che, ad esempio, era già emerso qualche anno prima, quando, negli anni Cinquanta, gli abitanti della frazione si erano uniti per costruire una strada carrabile per collegare il paese con la Provinciale.

Così dovrebbe essere la vita, al posto di lamentarsi se manca qualcosa bisognerebbe avere l’iniziativa di farla. Come questo paese intero che si era riunito per costruire questa casa da zero”

“La risposta è buona – hanno proseguito - perché in qualche settimana abbiamo raccolto una cifra considerevole, un segnale molto positivo.
L’anno scorso due socie, non di Montaretto, hanno deciso di scrivere un libro per i 50 anni di storia della Casa del Popolo che siamo riusciti a mandare in stampa un mesetto fa e anche questo sta contribuendo a mettere da parte qualche soldo”

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