Ad affiancare il titolare nelle operazioni di scarico dei detriti, però, gli ispettori hanno trovato due operai, suoi connazionali, completamente in nero. Inoltre, poiché uno di essi era sprovvisto del permesso di soggiorno nonché di documenti di identità, è stato richiesto l'intervento dei Carabinieri di Portovenere per procedere alla sua identificazione. Immediata la sospensione del cantiere, la cui revoca è subordinata alla regolarizzazione dell'operaio "in nero" ma almeno in possesso del permesso di soggiorno, nonché al pagamento della sanzione amministrativa di 1.500 euro, cui faranno seguito le altre sanzioni in materia di collocamento e registrazione sul Libro Unico del Lavoro, nonché l'informativa penale alla Procura della Repubblica in materia di occupazione di personale sprovvisto di permesso di soggiorno. Sul piano della sicurezza, avere occupato 2 operai in nero costerà assai salato al piccolo imprenditore, con specifiche prescrizioni in materia di vigilanza sanitaria, informazione e formazione che, ovviamente, non vengono mai rispettate nel caso di occupazione illegale di manodopera. Sempre in ambito sicurezza, poiché l'impresa in subappalto era sprovvista di Durc, le specifiche prescrizioni penali coinvolgeranno anche il Committente e sarà trasmessa all'Amministrazione Comunale adeguata informativa per le valutazioni in merito alla sospensione del titolo edilizio.