Ha scritto una nuova pagina della storia delle Aquile e del calcio italiano, ma Mimmo Di Carlo non si scompone al termine dell'impresa dell' "Olimpico" e pur visibilmente soddisfatto, nella sala stampa dell'impianto romano riesce a mantenere l'umiltà che lo contraddistingue, nonostante il momento sia davvero epico per tutto il popolo aquilotto: "Sicuramente oggi era indispensabile interpretare una partita perfetta per uscire dall' "Olimpico" con un risultato storico, sapevamo che avremmo dovuto abbassare i ritmi, essere concentrati ed efficaci nelle ripartenze; siamo stati bravi, abbiamo saputo soffrire il giusto, mandandoli a giocare spesso sulle corsie laterali, così come avevamo preparato, evitando di farci sorprendere anche quando Garcia ha mandato in campo De Rossi e Florenzi. Ovvio che un ruolo fondamentale in questo successo lo ha avuto la nostra voglia di raggiungere un traguardo storico e di compiere un'impresa da regalare a tutto l'ambiente spezzino, è grazie a ciò che siamo stati capaci di scrivere una nuova pagina della storia dello Spezia Calcio.
Avevamo preparato la gara proprio come l'abbiamo interpretata, cercando di difenderci avanzando, così come chiedo fin dal mio arrivo; questa squadra ha convinzione e coraggio, abbiamo dimostrato di voler arrivare quantomeno fino ai rigori, non ci siamo mai tirati indietro e con il passare dei minuti, nonostante la stanchezza, siamo riusciti a trovare nuove energie, evitando anche che i loro singoli riuscissero a risolvere con una giocata l'incontro.
Siamo veramente felici di aver regalato un sogno al Presidente, alla Società e soprattutto ai nostri eccezionali tifosi che ci hanno sostenuto fino a qui, portando in alto i colori ed il nome dello Spezia Calcio: il loro contributo è stato fondamentale.
Quando vinceremo qualcosa sarò ancora più felice, per ora in Tim Cup dobbiamo giocare un quarto di finale contro l'Alessandria, una squadra a cui vanno i miei più sinceri complimenti per quanto fatto fino ad ora, e sappiamo che non sarà una sfida facile, perchè entrambe le formazioni vorranno scrivere una nuova bellissima pagina della loro storia.
Juande, Acampora e Canadjija hanno gestito il finale ottimamente, dopo di che ho detto ai ragazzi che toccava soltanto a noi scrivere la storia; personalmente ero convintissimo di poter vincere ai calci di rigore, abbiamo un portiere fortissimo e quando ho guardato negli occhi i miei ragazzi ho visto la fame necessaria per compiere un'impresa. Inizialmente il quinto rigorista doveva essere Acampora, poi l'ho invertito con Martic per non lasciare ad un giovane la responsabilità dell'ultimo penalty, ma alla fine è stato proprio Gennaro a decidere; in quel momento le nostre motivazioni erano più grandi di quelle dei nostri avversari, nessuno dei miei era stanco, il fattore mentale è determinante anche sul fisico.
Oggi era una partita completamente diversa da una gara di campionato, non potevamo permetterci di concedere spazi ai nostri avversari, non dimentichiamoci che la Roma è tra le migliori 16 d'Europa, ma per nostra fortuna nel calcio tutto si decide sul campo e noi siamo stati perfetti; sull'aspetto difensivo mi prendo qualche merito, sull'aspetto offensivo abbiamo speso tanto, normale che contro campioni come i romanisti niente sia facile, ma lavorando faremo sempre meglio; bravissimi a non concedere punizioni ai nostri avversari, probabilmente al riguardo ho "terrorizzato" fin troppo i ragazzi in questi giorni.
Ci prendiamo qualche ora per festeggiare, ma poi testa al Brescia, cercheremo di migliorare ancora la nostra classifica, sarà un'altra battaglia e cercheremo di recuperare le energie, scendendo in campo con la miglior formazione possibile.
L'impresa del '97 col Vicenza? Se non perdiamo l'umiltà che ci contraddistingue possiamo arrivare a giocarci tutto in semifinale, ma non dobbiamo pensare di scendere in campo pensando di vincere perchè siamo lo Spezia, non è questo l'atteggiamento giusto, bisogna essere consapevoli delle proprie qualità, ma avere fame e piedi ben piantati per terra".