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Tartaruga Caretta caretta in difficoltà recuperata a Monterosso, ora lotta per vivere all'Acquario di Genova In evidenza

La rete di soccorso che si è messa in moto ha permesso di trasportarla molto rapidamente a Genova per avere le cure necessarie.

Nelle scorse ore, di fronte al paese vecchio di Monterosso, è stata avvistata una tartaruga marina della specie Caretta caretta, in evidente difficoltà. Si tratta del terzo avvistamento dell'anno nel borgo, a conferma della crescente presenza di questa specie protetta e preziosa per la biodiversità marina.

L'animale, che mostrava segni di sofferenza, è stato notato mentre nuotava a fatica nelle acque agitate. Grazie al tempestivo intervento dei cittadini presenti sulla spiaggia e della Polizia Municipale di Monterosso, la tartaruga è stata recuperata con tutte le cautele necessarie e messa in sicurezza a riva, mantenuta umida e protetta dalle onde. Tutte le operazioni di soccorso sono state effettuate in stretto contatto con gli esperti e secondo le indicazioni veterinarie.

La segnalazione alle autorità competenti ha subito attivato la rete di soccorso, che ha visto collaborare cittadini, istituzioni locali, specialisti e l'Acquario di Genova. Questo coordinamento ha permesso al Parco Nazionale delle Cinque Terre, con i suoi tecnici e il presidente Lorenzo Viviani, di raggiungere rapidamente il luogo dell'avvistamento e procedere al trasferimento dell'esemplare in totale sicurezza. L'animale è stato quindi affidato ai tecnici dell'Area Marina Protetta per il trasporto verso Genova, dove l'Acquario lo ha preso in carico.

La Caretta caretta è una specie di grande valore per l'ecosistema marino: contribuisce all'equilibrio delle catene alimentari e al mantenimento della biodiversità. Gli avvistamenti, sempre più frequenti anche lungo le coste liguri, testimoniano sia l'importanza delle attività di conservazione sia la necessità di continuare a tutelare l'habitat naturale di queste tartarughe. La Caretta caretta è inoltre l'unica specie di tartaruga marina che nidifica regolarmente in Italia ed è a moderato rischio di estinzione, minacciata da diversi fattori, tra cui il cambiamento climatico e gli impatti antropici. Negli ultimi anni, con l'aumento delle temperature marine, l'areale di nidificazione si sta spostando verso nord, rendendo le coste liguri un nuovo habitat con 11 siti di nidificazione nel 2025.

La tartaruga si trova in condizioni critiche, in prognosi riservata, attualmente sotto stretta osservazione presso l'Acquario di Genova, centro di recupero autorizzato dal Ministero dell'Ambiente e Sicurezza Energetica, che prende in carico le tartarughe ferite e bisognose di cure fino al ristabilimento delle condizioni di salute che consentono il ritorno in mare. Il Parco è inoltre in costante contatto con il GLIT – Gruppo Ligure Tartarughe, rete di esperti attiva dal 2021 che comprende l'Acquario di Genova (coordinatore), ARPAL, Università di Genova (DISTAV) e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, che si occupa della gestione dei nidi di tartarughe sul litorale ligure.

Il presidente Viviani rivolge un sentito ringraziamento a tutta la rete di salvataggio senza la quale la tartaruga non avrebbe potuto arrivare in tempi così brevi all'Acquario per ricevere le cure necessarie, tra cui: Davide (Bagni Alga), Gianluigi Zoli, il Comune e la Polizia Municipale di Monterosso, la veterinaria Valentina Borghi, Riccardo Plotegher, Valentina Barbieri, Agostino Motto, Giuseppe (storico frequentatore di Monterosso appassionato di tartarughe), la Capitaneria di Porto, i tecnici del Parco e l'Acquario di Genova.

Si ricorda che in caso di avvistamento di tartarughe marine, prima di qualsiasi intervento è fondamentale contattare tempestivamente le autorità competenti al Numero Blu 1530 o 112 della Guardia Costiera (chiamata gratuita disponibile h24), per garantire la corretta gestione delle operazioni di soccorso e la sicurezza degli animali e delle persone.

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