In seguito all'avvistamento, nella serata di ieri, di una tartaruga marina Caretta caretta sulla spiaggia di Monterosso da parte di due turiste, il Parco Nazionale delle Cinque Terre ha attivato il protocollo di segnalazione dell'Area Marina Protetta, allertando immediatamente le autorità competenti e intervenendo tempestivamente sul posto con i propri tecnici.
Il comportamento dell'animale suggerisce una possibile esplorazione per la deposizione delle uova, e non si esclude un suo ritorno nei prossimi giorni per nidificare.
Il Parco ha quindi rafforzato il monitoraggio della zona ed è in contatto con il GLIT – Gruppo Ligure Tartarughe, rete di esperti attiva dal 2021 che comprende l'Acquario di Genova, ARPAL, Università di Genova (DISTAV) e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.
La Caretta caretta è l'unica specie di tartaruga marina che nidifica regolarmente in Italia. È protetta e a rischio di estinzione, minacciata da diversi fattori, tra cui cambiamento climatico e impatti antropici. Negli ultimi anni, con l'aumento delle temperature marine, l'areale di nidificazione si sta spostando verso nord, rendendo le coste liguri un potenziale nuovo habitat.
L'avvicinamento alla spiaggia può avere diverse motivazioni, come la ricerca di un sito idoneo alla nidificazione, ma anche il disorientamento causato da luci artificiali o dalla presenza umana. In un momento così delicato, ogni nostro gesto può fare la differenza. Ogni comportamento umano può influenzare questo delicato processo.
La collaborazione di residenti, bagnanti e diportisti è fondamentale per garantire la tutela dell'animale e dell'eventuale nido.
Cosa fare in caso di avvistamento (fonte: GLIT – Acquario di Genova)
In caso di avvistamento delle tracce di tartaruga sulla spiaggia, di ritrovamento di un esemplare di tartaruga appena nato o di un nido, ecco la procedura individuata dagli esperti per un'ottimale gestione dell'evento.
- Chiamare il "Numero Blu" 1530 della Guardia Costiera (chiamata gratuita disponibile h24) per segnalare la scoperta di un nido o il ritrovamento degli esemplari. Fotografare o riprendere il sito, le tracce e, se c'è, la tartaruga, senza flash e mai frontalmente, in silenzio per non spaventarla ed interrompere la nidificazione. Non toccare per alcun motivo, né la tartaruga adulta, né i piccoli.
- Avvisare il proprietario o concessionario dell'area.
- Individuare il perimetro dello scavo, delimitandolo provvisoriamente, senza infilare bastoni o altro nella sabbia per non danneggiare le uova.
- Spostare lettini e ombrelloni prima dell'arrivo dei turisti e transennare con un perimetro di sicurezza di almeno 3 metri.
- Non pulire la zona con alcun mezzo, per non cancellare le tracce.
La segnalazione tempestiva di ieri dimostra quanto possa essere importante la vigilanza della comunità. Questo potenziale evento di nidificazione è un segnale prezioso della salute del nostro ecosistema marino e un'occasione straordinaria per partecipare attivamente alla conservazione della biodiversità.







