Il Consiglio Comunale di Bolano ha approvato nella seduta del 29 aprile un'importante mozione che evidenzia come le attuali disposizioni normative non garantiscano, nei fatti, il pieno rispetto dell'articolo 36 della Costituzione italiana, né delle indicazioni espresse a livello europeo in materia di salari minimi adeguati.
Con questa iniziativa, l'Amministrazione comunale si fa promotrice di un appello al Parlamento affinché venga introdotto un salario minimo legale non derogabile pari ad almeno 9 euro l'ora, a tutela dei diritti fondamentali di tutte le lavoratrici e i lavoratori, in particolare quelli impiegati negli appalti pubblici.
Il Consiglio ha inoltre impegnato il Sindaco e la Giunta a:
• Inserire in tutte le procedure di gara l'obbligo di applicare, ai dipendenti impiegati negli appalti, il contratto collettivo nazionale più attinente all'attività svolta e sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative.
• Verificare che, qualora venga applicato un diverso contratto, questo garantisca comunque condizioni equivalenti di tutela per i lavoratori, come previsto dal nuovo Codice degli Appalti.
Il Comune di Bolano conferma così il proprio impegno concreto per un lavoro giusto, dignitoso e rispettoso dei principi costituzionali.
"Serve un segnale chiaro anche dai territori: gli enti locali devono fare pressione sul Parlamento per garantire un salario minimo. Bolano vuole aprire la strada a una nuova stagione di diritti e dignità per chi lavora, a partire dagli appalti comunali", sottolinea e conclude il Consigliere Gianmarco Franchi.