Si affacciarono nel golfo della Spezia a fine Ottocento, provenienti da San Benedetto del Tronto: lì pescare, in assenza di un porto-rifugio, era un problema... Così i primi pescatori che dalla terra marchigiana si insediarono, con le loro flotte, a Le Grazie, Lerici e Bocca di Magra. Fu l’inizio di un processo di integrazione che si è risolto in crescita per il territorio, tra il loro modo di porsi, la riconoscenza per la garanzia di una alimentazione a base di pesce (a portata di portafogli) e per effetto delle relazioni umane e sentimentali che presero corpo. Una bella storia di simbiosi portata dal mare.
Sarà raccontata il prossimo 8 agosto alle Grazie, per la Festa dell’Emigrante promossa dalla Pro Loco e dal Cantiere della Memoria, progetto culturale dell’Associazione La Nave di Carta. L’appuntamento è alle 21, in pineta, con la presentazione del libro di Fernanda Ciferni “La storia, le storie” che, pubblicato col contributo di Bim Tronto – in seguito a laboriose ricerche d’archivio e nelle famiglie – racconta l’emigrazione dei pescatori di San Benedetto del Tronto nel golfo spezzino.
Ad affiancarla ci sarà Giuseppe Merlini, direttore dell’Archivio storico di San Benedetto. Interverrà il dodicenne Leon Carassale, originario delle Grazie, che racconterà la storia dell’emigrazione di famiglia innescata da un naufragio nel mare adriatico. Previsti i saluti istituzionali. Moderatore dell’incontro sarà Corrado Ricci, promotore del Cantiere della Memoria; nell’omonimo fondo museo nel porto antico ‘“Armando Esperti” delle Grazie sarà allestita una mostra di foto d’epoca, video e modelli di paranze che, curata dalla scrittrice, racconta gli albori dell’insediamento nel borgo delle famiglie di San Benedetto.
Un viaggio nel tempo per non dimenticare e rilanciare un valore, quello dell’integrazione.
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