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Sarti (Legambiente) risponde a Reverberi su candidatura Marinella SPA per realizzazione argini del Magra

Abbiamo letto, con un certo sconcerto, le dichiarazioni rilasciate oggi dall'amministratore delegato della Marinella SPA, dott. Reverberi, sulla "candidatura" della stessa società a realizzare gli argini previsti dal Piano di Bacino del Fiume Magra e che tutt'oggi non sono stati ancora realizzati in maniera completa, generando nella popolazione di Fiumaretta e Bocca di Magra una comprensibile apprensione in previsione di futuri avvenimenti alluvionali.

Ora, al di là di un apprezzamento per la volontà espressa nell'aiutare a risolvere un problema annoso come quello della messa in sicurezza del tratto terminale del Magra, sorge più di qualche interrogativo al riguardo e cioè:

1. Dalle parole di Reverberi la proposta di essere loro a costruire gli argini "dalla via Alta alla foce del Magra" sembra essere un atto di generosità, mentre invece loro stessi evidenziano come questi siano uno scomputo degli oneri di urbanizzazione.

2. A quali argini si riferisce Reverberi? A quelli previsti dall'autorità di Bacino, e che fino ad ora sono stati realizzati in minima parte, o quelli che lui e la Marinella SPA "sognano" ovverosia argini di 3 metri a protezione dalla piena due centennale per la colata di cemento prevista dietro l'altrettanto prevista darsena di Fiumaretta, e argini di 1,20 da tutte le altre parti, creando così un'evidente squilibrio tra zona darsena e zone abitate nel tratto focivo, con aumento evidente del rischio per quest'ultime?

3. Perché si dice che "il progetto -degli argini- è già pronto e si attende il "parere tecnico"? Chi lo ha visto questo progetto, e chi e che deve dare questo parere tecnico?

4. Cosa succederebbe se gli argini fossero realizzati con i soldi dei privati, e cioè della Marinella SPA? Se fossero realizzati al più presto nei prossimi mesi questa sarebbe un ipoteca sul progetto Marinella: avendo la società già anticipato i soldi degli oneri di urbanizzazione, come proposto da Reverberi, gli enti locali e la Regione e gli altri enti coinvolti avrebbero le mani legate: dovrebbero approvare comunque il progetto ( a questo punto ci sarebbe da malignare: non che gliene manchi la voglia!). Viceversa, se la procedura avesse un decorso corretto e non forzato come di fatto vuole Reverberi, gli interventi connessi agli oneri di urbanizzazione andrebbero fatti dopo, o al più contestualmente all'inizio dei lavori e quindi, siccome non è pensabile che questi inizino davvero in tempi brevi, ci sarebbe da aspettare troppo per avere visione concreta della grande generosità (?) della Marinella SPA.

In conclusione, da qualunque parte la si guardi la proposta di Reverberi fa "acqua" da tutte le parti.

Alla Regione e al Presidente Burlando, citato nelle dichiarazioni di Reverberi per i continui "incontri diretti" con la Marinella e che secondo lui sarebbe d'accordo con il " biglietto da visita rappresentato da Marinella per il territorio" vogliamo ricordare che non si possono confondere ruoli istituzionali ben precisi, che sono propri del Soggetto decisore finale, in questo caso la Regione Liguria, con incontri informali che sarebbe stato meglio averli conosciuti da parte del Presidente stesso e non da parte di coloro che sono parte in causa, e cioè la società Marinella SPA.

Stefano Sarti

Vice Presidente Regionale Legambiente

Alessandro Poletti

Presidente Legambiente Val di Magra

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