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Ponte di Cavanella Vara, per la riapertura c'è ancora da aspettare In evidenza

Il Consigliere regionale spezzino Roberto Centi parla di "Regione a due velocità sulle opere".

"Grazie ad una nostra interrogazione in Consiglio regionale oggi abbiamo appreso che l'inaugurazione del nuovo ponte di Cavanella Vara, a Beverino, slitterà almeno a settembre 2024, con un ritardo quindi di 9 mesi rispetto alla data del 15 dicembre 2023 indicata dal primo cronoprogramma". Ad annunciarlo è il consigliere regionale della Lista Sansa Roberto Centi, che durante la seduta odierna di Consiglio ha interrogato la Giunta regionale sullo stato di avanzamento dei lavori sull'infrastruttura, facendosi anche portavoce di residenti e in particolare della consigliera di minoranza e capolista di Uniti per Beverino Micol Roncallo.

"La data di fine lavori per il nuovo ponte era già stata spostata a marzo 2024 – osserva Centi – mentre oggi l'assessore Giampedrone ha indicato giugno 2024 come data di inizio del varo della nuova struttura nell'alveo del fiume, e quindi indicativamente, presumo, settembre 2024 come termine ultimo per l'inaugurazione del ponte".

"Pur essendo consapevoli degli oggettivi problemi legati al maltempo e agli interventi nell'alveo – aggiunge Centi – ci dispiace constatare come la Regione sembri andare a due velocità differenti a seconda delle opere. L'impressione è che, quando in ballo c'è un'infrastruttura con interesse mediatico, i tempi vengano rispettati a prescindere dalle difficoltà nell'iter di realizzazione dell'opera, quando invece, come in questo caso, il nuovo ponte interesserebbe 'solo' ai cittadini e alla comunità di quell'area dell'entroterra della Spezia, i tempi si dilatano e si accumulano mesi di ritardo".

Il consigliere regionale della Lista Sansa ha ricordato in aula come il ponte abbia la funzione di connettere tra loro le frazioni e i servizi del Comune di Beverino, in particolare una sede comunale, la banca e la farmacia situate a Padivarma e la Pubblica Assistenza Croce Bianca e le scuole situate a Beverino. In assenza del collegamento con il ponte tra le SP 17 e 10, i cittadini al momento sono costretti a percorrere la tortuosa SP 18 Beverino – Castello, impiegando circa il doppio del tempo. Un problema, questo, che diventa ancora più grave per i mezzi di soccorso in caso di emergenza.

Per Roberto Centi ritardi e lungaggini nell'iter di queste opere sono da ascrivere anche al problema mai risolto delle competenze delle ex Province. "Il caso del ponte di Cavanella Vara dimostra ancora una volta come l'abolizione delle Province abbia creato di fatto un collo di bottiglia negli iter autorizzativi e nei finanziamenti per due ambiti strategici come la viabilità e la scuola – conclude Centi - Sono sempre di più i casi in cui assistiamo ad un rimpallo di competenze tra Provincia, Comuni e Regione, con quest'ultima che spesso si accolla una funzione suppletiva, non potendo tuttavia assolvere, in molti casi, alla progettazione che è propedeutica per dare l'avvio ai lavori ed è onerosa. Dovrebbe su questo intervenire il Governo, dotando le province di autonomia progettuale, con risorse umane e finanziarie".

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