A distanza di un anno dall'elezione a vice presidente della Consulta Giovani del Comune di Sarzana, Alessio Melita racconta con le sue parole a Gazzetta della Spezia quelli che sono stati i suoi primi 365 giorni di impegno nella comunità sarzanese.
Un anno fa l'elezione alla vicepresidenza della Consulta Giovani. Ti aspettavi che la Consulta sarebbe stata coinvolta in così tante attività e progetti?
Le aspettative come sempre erano molto alte, ma come un libro ancora da scrivere le pagine erano tutte bianche. La strada andava ancora tracciata. Fin da subito si è formato un gruppo di lavoro coeso e ricco di idee. Abbiamo avuto modo di mettere in pratica i nostri progetti e le nostre idee grazie al sostegno dell'amministrazione e al grande attivismo dei nostri giovani fantastici. Col passare dei mesi siamo stati protagonisti nelle piazze e nei luoghi istituzionali della nostra città. Il comune di Sarzana e tutta la cittadinanza hanno visto il nostro impegno e il nostro attivismo sul territorio. Abbiamo ricevuto parecchi attestati di stima da rappresentanti istituzionali e dai nostri concittadini in virtù del grande coinvolgimento che siamo riusciti a portare tra i giovani nella vita pubblica della nostra città.
Quali sono gli obbiettivi futuri?
Continuare sulla strada di quanto fatto e fare sempre meglio. Gli occhi della città sono su di noi e quello che abbiamo realizzato non può essere passato inosservato. Vorremmo arrivare ad avere
una maggiore presenza sul territorio anche attraverso la collaborazione con le consulte di quartiere dove tra l'altro sono presenti molti giovani già membri della Consulta Giovani, come la mia collega Clelia Devoto eletta recentemente vicepresidente della consulta del centro storico e persona verso cui nutro grande stima. Abbiamo intenzione di portare avanti diverse iniziative in cui vorremmo portare avanti la nostra opera di sensibilizzazione verso il rispetto dell'ambiente e degli spazi pubblici. Per quanto riguarda il resto siamo intenzionati a continuare a realizzare eventi che vedano protagonisti i giovani mirando a coinvolgere quante più persone possibile.
C'è qualcosa dell'ultimo anno che vorresti cambiare per quanto riguarda le attività della consulta?
C'è sempre da migliorare ma siamo stati molto bravi ed anche i momenti di difficoltà organizzativa e le discussioni fanno parte del percorso e possono servire a migliorarci magari puntando a fare sempre meglio. Siamo un gruppo di ragazzi di molto giovani che si stanno mettendo in gioco per la città è abbiamo avuto a disposizione ampi spazi ma anche grosse responsabilità.
Quest'esperienza ti ha dato qualcosa?
Personalmente non mi sento cambiato, ho solo fatto più esperienza e appreso nuove cose. Ho ancora tanto da imparare ma per fortuna posso sempre contare su parecchie persone in gamba che mi circondano.
Il tuo ruolo istituzionale di Vice Presidente ha mai influenzato la tua vita privata tenuto conto della tua giovane età?
I ruoli istituzionali importanti sono ben altri, come quello del nostro sindaco. Vero, a volte la gente mi ferma per strada e mi chiede spesso della Consulta perché legge di me sul giornale. Non sempre l'esposizione mediatica mi ha fatto piacere visto che in fin dei conti sono solo un ragazzo di 23 anni che studia all'università e lavora. Però se vuoi provare a realizzare qualcosa ogni tanto devi metterti in gioco e prenderti anche qualche rischio.
Che opinione hai sulle recenti discussioni sul tema della sicurezza?
Come ho detto fin dal primo giorno in cui sono stato eletto penso che bisogna costruire ascolto e dialogo tra le istituzioni e i cittadini. I fenomeni di disagio nascono laddove le persone si sentono abbandonate e sole. I lockdown e la pandemia purtroppo hanno accentuato certe problematiche. Ma noi siamo qui, pronti ad ascoltare chiunque abbia idee e proposte per la nostra comunità.
