Per la stagione balneare del 2020 a Marinella, l'Amministrazione Ponzanelli aveva ammesso alla 'gara' - per l'affidamento gratuito delle spiagge libere di proprietà del Comune - la società Marinella Beach, i cui soci di controllo erano la moglie e due cugini dell'allora Capogruppo della Lega in Consiglio Comunale Iacopi.
Affidata la spiaggia di maggiore estensione proprio a Marinella Beach, ed intrapresa da quest'ultima la relativa gestione, un gruppo di cittadini - una quarantina - aveva depositato un esposto in cui si evidenziavano una serie di irregolarità nella procedura di affidamento e poi nelle modalità di utilizzo sia della spiaggia libera (usata in modo da renderne sostanzialmente onerosa la fruizione) che dell'area retrostante, destinata da Marinella Beach a parcheggio abusivo a pagamento nonostante la natura agricola dell'area stessa.
L'indagine sulla vicenda è ancora in corso, ma oggi emerge una prima clamorosa conferma della fondatezza dei rilievi dei 40 cittadini.
Questi ultimi avevano denunciato in primo luogo che Marinella Beach era stata ammessa alla gara e si era aggiudicata la spiaggia più grande benché fosse soltanto "affittuaria" delle aree retrospiaggia. E ciò a dispetto del fatto che il bando prescrivesse tassativamente come necessaria la condizione di "proprietaria" delle aree stesse.
Ma l'Amministrazione è voluta andare avanti a tutti i costi ed ha assegnato la spiaggia libera a Marinella Beach nonostante l'esplicito parere contrario del legale del Comune.
Oggi il Tribunale Amministrativo ha stabilito che quella aggiudicazione fu illegittima proprio per quella ragione.
L'importante novità dunque è rappresentata dal fatto che oggi il TAR - pronunciandosi sul ricorso dei balneatori 'sloggiati' in precedenza (e con straordinario tempismo) da quella spiaggia per ordine dell'Amministrazione comunale - ha dichiarato che la delibera comunale di affidamento del maggior tratto di spiaggia libera a Marinella Beach è illegittima a causa del difetto - in capo a quest'ultima - proprio dell'indispensabile requisito della 'proprietà' del retrospiaggia.
Confidiamo che a breve - all'esito degli accertamenti in corso - siano valutate anche le altre tre condotte dell'Amministrazione Ponzanelli che fanno ritenere un atteggiamento di indebito favore nei confronti di Marinella Beach. Innanzitutto il tentativo - sventato solo dalle opposizioni - di consentire la collocazione di (vietatissimi, anche secondo gli uffici comunali) chioschi sulla spiaggia per garantire profitti indiretti alla società assegnataria.
Poi la scelta di consentire alla stessa Marinella Beach di esercitare - nel retrospiaggia - una abusiva attività di parcheggio a pagamento in difetto di un titolo legittimante e in zona agricola interdetta a quell'uso (anche in questo caso col parere contrario dell'avvocato civico). Ed infine l'aver consentito che Marinella Beach - affidataria di quella spiaggia libera - ne trasformasse una parte rilevante, in accordo con un terzo privato titolare di un'attigua attività di noleggio, in una spiaggia a pagamento, dal cui sfruttamento ritrarre utili assolutamente vietati dal bando di gara.
Siamo davvero solo all'inizio.
Partito Democratico
Sarzana