"Se c'e' una lezione che l'emergenza Covid19 ci ha impartito in questi lunghi mesi è che le risposte alle esigenze di salute dei cittadini devono essere rapide, efficaci e universali, per tutelare il diritto di ciascuno di noi.
Questo diritto si identifica in una sola parola: pubblico", lo ha dichiarato il consigliere regionale di Italia in Comune/Linea Condivisa Francesco Battistini.
"Per questo abbiamo portato avanti fin da subito la nostra battaglia perche' il S. Bartolomeo di Sarzana fosse identificato come Covid center e potesse svolgere quella funzione fondamentale che è stata riconosciuta come strategica anche dal Ministero della Salute e alla quale si sono adeguate anche tutte le ASL liguri".
"Tutte tranne una: ASL5. Un pervicace rifiuto a fare quella scelta che qualunque manager capace e in buona fede avrebbe fatto. Ma non qui, non in Liguria, non nella Provincia spezzina".
"E allora tornano dubbi sulle intenzioni di privatizzazione della sanita', nel breve e medio termine, dell'amministrazione Toti, chiarissime nelle linee guida ma difficilmente giustificabili se si fosse chiaramente dimostrato che il S. Bartolomeo ha un'importanza strategica irrinunciabile per la sanita' pubblica del territorio".
"Noi non abbiamo dubbi e continueremo a gridarlo finche' avremo voce: la sanita' deve essere pubblica e il S. Bartolomeo di Sarzana deve farne parte completamente e a pieno titolo. Ora la palla passa, ancora una volta, al Sindaco di Sarzana, che le voci indicano come potenziale candidata della Lista Toti per le prossime elezioni regionali, ma che deve avere il coraggio di dire, senza piu' tergiversare, se ritenga che il S. Bartolomeo debba rimanere totalmente pubblico, e magari essere potenziato nei servizi e nel suo utilizzo, o se le ragioni politiche la portano a seguire le orme del suo mentore, accettando che Sarzana e la Valdimagra siano, ancora una volta, penalizzate".
"Giovedi' dovra' dare questa risposta nel luogo istituzionale preposto: il Consiglio comunale. La ascolteremo con grande attenzione".