È annunciato per domenica 2 luglio un incontro dal titolo enigmatico “Famiglia e Tradizione”. La sede è la sala consiliare del Comune di Sarzana, dove dal 1952 vigila sulle sorti della città la lapide commemorativa del sindaco socialista Pietro Arnaldo Terzi, deportato a Mauthausen e morto a Hartheim nel 1944, vittima della barbarie nazifascista. Promotrice dell’evento, l’associazione “Canto Novo - democrazia futurista”.
Gli organizzatori parlano di “un incontro all'insegna della difesa dei valori della famiglia e della tradizione”: Tra i relatori spicca la presenza di esponenti politici e dichiaratamente di partito. I temi trattati vanno dal pensiero di Dante a quello di D’Annunzio fino alle teorie di Julius Evola sul rapporto uomo-donna e sul ruolo della famiglia.
Gioverà ricordare, senza aggiungere commenti inutili, alcune citazioni di Evola, figura di riferimento della destra estrema nel Novecento: “Vi è piuttosto il pericolo che oggi per un uomo vero nella grande parte dei casi sarebbe piuttosto congrua l’altra massima, quella consigliata dalla vecchia a Zarathustra: «Vai dalla donna? Non dimenticare la frusta» – quando in questi tempi progressisti fosse possibile applicarla impunemente e fruttuosamente”… “La vita interiore della gran parte delle nostre ragazze si esaurisce, invece ed appunto, nella preoccupazione pel sesso e per tutto ciò che può servire per ben ‘apparire’ e per attrarre l’uomo nella propria orbita”… “Sia razzialmente, sia in fatto di ideali, esiste una grande opposizione fra l'uomo ariano e tradizionale europeo e il giudeo [...] A differenza dell’ariano egli fu sempre incapace di concepire e di realizzare un'armonia fra spirito e corpo”…
Si potrebbe proseguire a lungo. Superfluo rammentare la collaborazione offerta dallo stesso Evola alla rivista “La difesa della razza” o le simpatie più che manifeste per Mussolini e Hitler.
Non intendiamo qui assumere le vesti di castigatori del dibattito pubblico o censori di questa sedicente cultura – sulla quale ci riserviamo i dubbi più profondi – ma pretendiamo che non sia offesa la dignità di una città medaglia d’argento al valore militare per i suoi caduti nella guerra di liberazione, che non sia offesa la sua tradizione democratica, antifascista, femminista e solidale.
Chiediamo all’Amministrazione Comunale di riconsiderare tempestivamente la disponibilità evidentemente già accordata a ospitare in municipio un incontro di carattere squisitamente politico e in particolare nell’ambito della destra estrema e neofascista: contestiamo la scelta di consegnare la sala consiliare, luogo civilmente sacro, a un ritrovo nostalgico dalle fascinazioni antisemite e prono a una visione della società che umilia decenni di lotte per i diritti e l’emancipazione.
A chi si definisce singolarmente “oltre la destra e oltre la sinistra” chiediamo di risparmiare questa offesa alla memoria di Pietro Arnaldo Terzi e di tutti i sarzanesi che hanno sacrificato la propria vita per la libertà e la democrazia.
Circolo Alessandro Pertini, ANPI, ANPPIA, CGIL, UIL Pari Opportunità, ARCI Valdimagra, UISP, Circolo ACLI Sarzana Padre Damarco, SPI, UAAR, UDI, Spezia Dinamika, Mediterraneo, Archivi della Resistenza - Circolo Edoardo Bassignani, RAOT, Non Una Di Meno, Libera, Rete per la Pace - Sarzana, Libertà e Giustizia, Magazzini del Mondo, Partito Democratico della Spezia e Unione Comunale di Sarzana, Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano, Movimento 5 Stelle, Sinistra per Sarzana, Italia Viva, PSI, Orizzonte Spezia, Leali a Spezia, Azione, Più Europa, Sarzana Protagonista, Siamo il Golfo dei Poeti - Lerici, Conferenza delle Donne Democratiche